Legata a questa è poi la spiegazione "ufficiale", quella che fornisce Mimì e che ripeterà lo stesso Rodolfo poco più tardi: la volubilità della ragazza, che non disdegna le attenzioni altrui (in particolar modo quelle del Viscontino Paolo, di cui parleremo più avanti), e la conseguente gelosia del poeta, per il quale l'amore è appunto qualcosa da non prendere alla leggera. "Rodolfo m'ama / mi fugge e si strugge per gelosia. / Un passo, un detto, / un vezzo, un fior lo mettono in sospetto... / Onde corrucci ed ire. / [...] Mi grida ad ogni istante: / Non fai per me, prenditi un altro amante". Ma il vero e autentico motivo, finora solo adombrato, sarà esplicitato nel dialogo seguente fra Rodolfo e Marcello: la malattia di Mimì. Anche ora, nel bel mezzo del duetto fra la ragazza e il pittore, eccola tossire con insistenza: un segnale della tragedia che sta per compiersi.
In ogni caso, per Mimì e Rodolfo lasciarsi non è così facile, anche se entrambi lo sentono come inevitabile. "Aiutateci voi", dice la ragazza all'amico Marcello: "noi s'è provato / più volte, ma invano".
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MARCELLO(esce dal Cabaret e con sorpresa vede Mimì)
Mimì?!
MIMÌ
Son io. Speravo di trovarvi qui.
MARCELLO
È ver. Siam qui da un mese
di quell'oste alle spese.
Musetta insegna il canto ai passeggeri;
Io pingo quel guerrier sulla facciata.
(Mimì tossisce)
È freddo. Entrate.
MIMÌ
C'è Rodolfo?
MARCELLO
Sì.
MIMÌ
Non posso entrar.
MARCELLO
(sorpreso)
Perché?
MIMÌ
(scoppia in pianto)
O buon Marcello, aiuto!
MARCELLO
Cos'è avvenuto?
MIMÌ
Rodolfo m'ama. Rodolfo m'ama
mi fugge e si strugge per gelosia.
Un passo, un detto,
un vezzo, un fior lo mettono in sospetto...
Onde corrucci ed ire.
Talor la notte fingo di dormire
e in me lo sento fiso
spiarmi i sogni in viso.
Mi grida ad ogni istante:
Non fai per me, prenditi un altro amante.
Ahimè! In lui parla il rovello;
lo so, ma che rispondergli, Marcello?
MARCELLO
Quando s'è come voi non si vive in compagnia.
Son lieve a Musetta ed ella è lieve
a me, perché ci amiamo in allegria...
Canti e risa, ecco il fior
d'invariabile amor!
MIMÌ
Dite bene. Lasciarci conviene.
Aiutateci voi; noi s'è provato
più volte, ma invano.
Fate voi per il meglio.
MARCELLO
Sta ben! Ora lo sveglio.
MIMÌ
Dorme?
MARCELLO
E piombato qui
un'ora avanti l'alba; s'assopì
sopra una panca.
(fa cenno a Mimì di guardare per la finestra dentro il Cabaret)
Guardate...
(Mimì tossisce con insistenza.)
MARCELLO
(compassionandola)
Che tosse!
MIMÌ
Da ieri ho l'ossa rotte.
Fuggì da me stanotte
dicendomi: È finita.
A giorno sono uscita
e me ne venni a questa volta.
MARCELLO
(osservando Rodolfo nell'interno del Cabaret)
Si desta...
s'alza, mi cerca... viene.
MIMÌ
Ch'ei non mi veda!
MARCELLO
Or rincasate...
Mimì... per carità,
non fate scene qua!
(spinge dolcemente Mimì verso l'angolo del Cabaret di dove però quasi subito sporge curiosa la testa. Marcello corre incontro a Rodolfo)
Renata Scotto (Mimì), Ingvar Wixell (Marcello)
dir: James Levine (1977)
Angela Gheorghiu (Mimì), Ludovic Tézier (Marcello)
dir: Nicola Luisotti (2008)
Maria Callas, Rolando Panerai | Anna Netrebko, George van Bergen |
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