Da Ponte era un gran cinico, come le sue «Memorie» dimostrano, e non vi è dubbio che nei suoi intendimenti «Così fan tutte o sia La scuola degli amanti» dovesse essere un monumento al cinismo, come il titolo completo dell'opera lascia capire con il riferimento alla «Scuola degli Amanti». Mozart, però, aveva eliminato una gran parte degli aspetti cinici. Come abbiamo visto, nelle due opere precedenti, due dei pilastri su cui è costruita la musica sono l'amore ed il perdono, l'amore più profondo ed il più profondo perdono di cui l'essere umano è capace. Ritengo che «Così fan tutte» sia il massimo esempio di quanto Mozart amasse il perdono perché, nella più musicalmente perfetta delle sue opere, vi è grande spazio per il perdono, e conseguentemente il più forte desiderio di amore sincero.Clicca qui per il testo del recitativo che precede il brano ("Ei parte").(H.C. Robbins Landon)
FIORDILIGI
(sola)
Ei parte... Senti... Ah no! Partir si lasci,
Si tolga ai sguardi miei l'infausto oggetto
Della mia debolezza. A qual cimento
Il barbaro mi pose! Un premio è questo
Ben dovuto a mie colpe!
In tale istante
Dovea di nuovo amante
I sospiri ascoltar? L'altrui querele
Dovea volger in gioco? Ah, questo core
A ragione condanni, o giusto amore!
Io ardo e l'ardor mio non è più effetto
D'un amor virtuoso; è smania, affanno,
Rimorso, pentimento,
Leggerezza, perfidia e tradimento!
Clicca qui per il testo di "Per pietà, ben mio, perdona".
FIORDILIGIPer pietà, ben mio, perdona
All'error d'un'alma amante;
Fra quest'ombre e queste piante
Sempre ascoso, oh Dio, sarà.
Svenerà quest'empia voglia
L'ardir mio, la mia costanza,
Perderà la rimembranza
Che vergogna e orror mi fa.
A chi mai mancò di fede
Questo vano ingrato cor?
Si dovea miglior mercede,
Caro bene, al tuo candor!
Daniela Dessì (Fiordiligi)
dir: Riccardo Muti (1989)
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