8 ottobre 2020

Il flauto magico (16) - "Wie? Wie? Wie?"

Scritto da Christian

Non sono Pamina e Papagena, tuttavia, le prime donne che si pongono davanti a Tamino e Papageno, impegnati nella prova del silenzio. A manifestarsi dentro la stanza buia, da una botola sottoterra, sono infatti le Tre Dame, le damigelle della Regina della Notte, che cercano di spingerli a infrangere il loro voto e a fuggire con loro da "questo luogo di terrore". A un Tamino fermo e risoluto nella propria disciplina si contrappone un Papageno che dimostra una totale mancanza di autocontrollo, tanto che il principe deve rimproverarlo a più riprese, intimandogli di rimanere in silenzio.

Evidenti i richiami al precedente quintetto che, nel primo atto, vedeva come protagonisti gli stessi personaggi ("Hm! Hm! Hm! Hm!"). In quell'occasione Papageno sfoggiava un lucchetto sulla bocca che gli era stato imposto proprio perché parlava troppo (o meglio, perché diceva bugie). La cosa curiosa era che in quel caso l'insegnamento proveniva dalle Tre Dame che, stavolta, vestono il ruolo delle antagoniste. E adesso che Papageno non ha più il lucchetto, sarebbe stato meglio se ce l'avesse! Altra curiosità sta nel fatto che entrambi i quintetti cominciano nei primi versi con la ripetizione di un singolo fonema, caratteristica che ritroveremo anche in un successivo duetto con Papageno protagonista ("Pa-pa-pa-pa-").

Nel tentativo di convincere i due uomini a fuggire con loro, le Tre Dame accusano i sacerdoti di Sarastro di nutrire "falsi sentimenti, e che "si dice che chi giura per la loro confraternita venga precipitato all’inferno". Tamino replica: "Chiacchiere, riportate da donne e ideate da ipocriti". Secondo Osborne, si tratta di "allusioni contemporanee: la scena "permette a Schikaneder e a Mozart di protestare pubblicamente contro le accuse che venivano allora lanciate contro la massoneria", accuse alle quali la gente comune come Papageno poteva facilmente credere. Nel testo dell'intero brano è inoltre ormai evidente lo scontro aperto fra il mondo maschile e quello femminile: in quanto parte di quest'ultimo, anche la Regina della Notte è ormai spogliata, agli occhi di Tamino, di ogni autorevolezza ("Ella è una donna, ragiona da donna!").

Come capita spesso con il linguaggio dell'opera (si pensi al "Barbiere di Siviglia" di Rossini, con i suoi "Piano pianissimo / senza parlar" o "Zitti zitti, piano piano"), i personaggi che esprimono la necessità di restare in silenzio lo fanno paradossalmente cantando ad alto volume e ripetendo più volte questo concetto. Qui addirittura il brano si conclude con i personaggi che intonano all'unisono l'ennesima "massima morale":

Von festem Geiste ist ein Mann,
Er denket, was er sprechen kann!
Di animo forte è quell’uomo
che pensa prima di parlare!
L'irruzione dei sacerdoti fa sprofondare le Tre Dame nella botola da cui erano provenute. Tamino e Papageno (quest'ultimo ancora terrorizzato, dopo essersi gettato a terra impaurito) vengono dunque nuovamente incappucciati e fatti proseguire nel loro percorso di iniziazione, in attesa di incontrare Pamina e Papagena.

Clicca qui per il testo del recitativo che precede ("He, Lichter her! Lichter her!").

PAPAGENO
He, Lichter her! Lichter her! - Das ist doch wunderlich, so oft einen die Herrn verlassen, sieht man mit offenen Augen nichts.

TAMINO
Ertrag es mit Geduld, und denke, es ist der Götter Wille.

PAPAGENO
Ehi, luce qui! Fate luce! - È proprio strano, ogni qualvolta quei signori ci abbandonano, non si vede più nulla con gli occhi spalancati.

TAMINO
Sopporta con pazienza, e pensa che è il volere degli dèi.

Clicca qui per il testo del brano ("Wie? Wie? Wie?").

DIE DREI DAMEN
(aus der Versenkung)
Wie? wie? wie?
Ihr an diesem Schreckensort?
Nie! nie! nie!
Kommt ihr wieder glücklich fort!
Tamino, dir ist Tod geschworen!
Du, Papageno, bist verloren!

PAPAGENO
Nein, nein, nein, das wär’ zu viel!

TAMINO
Papageno, schweige still!
Willst du dein Gelübde brechen,
Nichts mit Weibern hier zu sprechen?

PAPAGENO
Du hörst ja, wir sind beide hin!

TAMINO
Stille, sag’ ich - schweige still!

PAPAGENO
Immer still und immer still!

DIE DREI DAMEN
Ganz nah ist euch die Königin,
Sie drang im Tempel heimlich ein! -

PAPAGENO
Wie? was? Sie soll im Tempel sein?

TAMINO
Stille, sag’ ich - schweige still! -
Wirst du immer so vermessen
Deiner Eidespflicht vergessen? -

DIE DREI DAMEN
Tamino, hör’! Du bist verloren!
Gedenke an die Königin!
Man zischelt viel sich in die Ohren
Von dieser Priester falschem Sinn!

TAMINO
(für sich)
Ein Weiser prüft und achtet nicht,
Was der gemeine Pöbel spricht.

DIE DREI DAMEN
Man sagt, wer ihrem Bunde schwört,
Der fährt zur Höll’ mit Haut und Haar.

PAPAGENO
Das wär’ der Teufel! Unerhört!
Sag an, Tamino, ist das wahr?

TAMINO
Geschwätz, von Weibern nachgesagt,
Von Heuchlern aber ausgedacht.

PAPAGENO
Doch sagt es auch die Königin!

TAMINO
Sie ist ein Weib, hat Weibersinn!
Sei still, mein Wort sei dir genug,
Denk deiner Pflicht und handle klug.

DIE DREI DAMEN
(zu Tamino)
Warum bist du mit uns so spröde?
(Tamino deutet bescheiden, daß er nicht sprechen darf)
Auch Papageno schweigt - so rede! -

PAPAGENO
(zu den Damen, heimlich)
Ich möchte gerne - woll -

TAMINO
Still!

PAPAGENO
Ihr seht, daß ich nicht soll!

TAMINO
Still!

TAMINO UND PAPAGENO
Daß du/ich nicht kanns/kann das Plaudern lassen,
Ist wahrlich eine Schand’ für dich/mich!

DIE DREI DAMEN, TAMINO UND PAPAGENO
Wir/Sie müssen sie/uns mit Scham verlassen:
Es plaudert keiner sicherlich!
Von festem Geiste ist ein Mann,
Er denket, was er sprechen kann!

(Die drei Damen wollen gehen; - die Eingeweihten von innen)

PRIESTER
Entweiht ist die heilige Schwelle!
Hinab mit den Weibern zur Hölle!

(Donner, Blitz und Schlag, zugleich zwei starke Donner)

DIE DREI DAMEN
O weh! o weh! o weh!
(sie stürzen in die Versenkung)

PAPAGENO
(fällt zu Boden)
O weh! o weh! o weh!

(Dann fängt der dreimalige Akkord an)

LE TRE DAME
(dalla botola)
Come? come? come?
Voi in questo luogo di terrore?
Mai! mai! mai!
Ne uscirete felicemente!
Tamino! la morte ti è assicurata!
Tu, Papageno! sei perduto!

PAPAGENO
No, no, no, sarebbe troppo.

TAMINO
Papageno, taci, zitto!
Vuoi infrangere il tuo voto,
Di non parlare a donna alcuna?

PAPAGENO
Tu ben odi, noi siamo entrambi perduti!

TAMINO
Zitto, ti dico - taci, zitto!

PAPAGENO
Sempre zitto e sempre zitto!

LE TRE DAME
La Regina vi è ben vicina,
È penetrata nascostamente nel Tempio! -

PAPAGENO
Come? Cosa? Lei sarebbe nel Tempio?

TAMINO
Zitto, io dico - taci, zitto!
Sarai sempre così temerario
Da trascurare il dovere del tuo giuramento?

LE TRE DAME
Tamino, ascolta! Tu sei perduto!
Pensa alla Regina!
Si sussurra molto in giro
Dei falsi sentimenti di questi sacerdoti.

TAMINO
(tra sé)
Un saggio non prende in considerazione
Ciò che dice la plebe comune.

LE TRE DAME
Si dice che chi giura per la loro confraternita
Venga precipitato all’inferno a capofitto.

PAPAGENO
Sarebbe il diavolo! Inaudito!
Di’, Tamino, è vero?

TAMINO
Chiacchiere, riportate da donne
E ideate da ipocriti.

PAPAGENO
Ma lo dice anche la Regina.

TAMINO
Ella è una donna, ragiona da donna!
Sta’ zitto, la mia parola ti sia sufficiente.
Pensa al tuo dovere e agisci da intelligente.

LE TRE DAME
(a Tamino)
Perché sei così scontroso con noi?
(Tamino fa cenno con semplici gesti che non può parlare)
Anche Papageno tace - suvvia, parla! -

PAPAGENO
(alle dame, furtivamente)
Mi piacerebbe - vorr -

TAMINO
Zitto!

PAPAGENO
Voi vedete che non posso!

TAMINO
Zitto!

TAMINO E PAPAGENO
Che tu/io non possa smetterla di chiacchierare,
È veramente una vergogna per te/me.

LE TRE DAME, TAMINO E PAPAGENO
Con vergogna dobbiam/devono lasciarli/ci:
Qui non si parla di sicuro!
Di animo forte è quell’uomo
Che sa quando può parlare!

(Le tre dame fanno per andare; gli iniziati dall’interno)

SACERDOTI
Profanata è la soglia sacra!
All’inferno le donne!

(Tuono, lampo e boato; due forti tuoni contemporaneamente)

LE TRE DAME
Ahimè! ahimè! ahimè!
(sprofondano nella botola)

PAPAGENO
(cade a terra)
Ahimè! ahimè! ahimè!

(Indi il triplice accordo)



Clicca qui per il testo del recitativo che segue ("Heil dir, Jüngling!").

SPRECHER
Heil dir, Jüngling! dein standhaft männliches Betragen hat gesiegt. - Wir wollen also mit reinem Herzen unsere Wanderschaft weiter fortsetzen. -
(er gibt ihm den Sack um)
So! Nun komm.
(ab)

ZWEITER PRIESTER
Was seh’ ich! Freund, stehe auf! wie ist dir?

PAPAGENO
Ich lieg’ in einer Ohnmacht!

ZWEITER PRIESTER
Auf! Sammle dich, und sei ein Mann!

PAPAGENO
(steht auf)
Aber sagt mir nur, meine lieben Herren, warum muß ich denn alle die Qualen und Schrecken empfinden? - Wenn mir ja die Götter eine Papagena bestimmten, warum denn mit so viel Gefahren sie erringen?

ZWEITER PRIESTER
Diese neugierige Frage mag deine Vernunft dir beantworten. Komm! meine Pflicht heischt dich weiterzuführen.
(er gibt ihm den Sack um)

PAPAGENO
Bei so einer ewigen Wanderschaft möcht’ einem wohl die Liebe auf immer vergehen.
(ab)

ORATORE
Salute a te, giovane! la tua condotta ferma e virile ha vinto. - Vogliamo quindi con cuore puro proseguire oltre il nostro viaggio. -
(gli mette il cappuccio)
Ecco! Ora vieni.
(escono)

SECONDO SACERDOTE
Cosa vedo! Amico, àlzati! come stai?

PAPAGENO
Giaccio svenuto.

SECONDO SACERDOTE
Su! Ricomponiti, e sii un uomo!

PAPAGENO
(si alza)
Ma ditemi un po’, cari signori miei, perché io devo provare tutti questi tormenti e spaventi? - Se gli dèi mi hanno davvero destinato una Papagena, perché allora ottenerla attraverso tanti pericoli?


SECONDO SACERDOTE
A questa domanda curiosa può rispondere il tuo raziocinio. Vieni! il mio dovere richiede di portarti avanti.
(gli mette il cappuccio)

PAPAGENO
Con un viaggio così eterno, a uno potrebbe anche passare per sempre la voglia dell’amore.
(escono)





Inga Kalna (Prima Dama), Karine Deshayes (Seconda Dama), Ekaterina Gubanova (Terza Dama), Christian Gerhaher (Papageno), Paul Groves (Tamino)
dir: Riccardo Muti (2006)


dir: Otto Klemperer (1964)


dir: Colin Davis (1984)


dir: Michael Halász (1994)

dir: John Eliot Gardiner (1995)