Non sono Pamina e Papagena, tuttavia, le prime donne che si pongono davanti a Tamino e Papageno, impegnati nella prova del silenzio. A manifestarsi dentro la stanza buia, da una botola sottoterra, sono infatti le Tre Dame, le damigelle della Regina della Notte, che cercano di spingerli a infrangere il loro voto e a fuggire con loro da "questo luogo di terrore". A un Tamino fermo e risoluto nella propria disciplina si contrappone un Papageno che dimostra una totale mancanza di autocontrollo, tanto che il principe deve rimproverarlo a più riprese, intimandogli di rimanere in silenzio.
Evidenti i richiami al precedente quintetto che, nel primo atto, vedeva come protagonisti gli stessi personaggi ("Hm! Hm! Hm! Hm!"). In quell'occasione Papageno sfoggiava un lucchetto sulla bocca che gli era stato imposto proprio perché parlava troppo (o meglio, perché diceva bugie). La cosa curiosa era che in quel caso l'insegnamento proveniva dalle Tre Dame che, stavolta, vestono il ruolo delle antagoniste. E adesso che Papageno non ha più il lucchetto, sarebbe stato meglio se ce l'avesse! Altra curiosità sta nel fatto che entrambi i quintetti cominciano nei primi versi con la ripetizione di un singolo fonema, caratteristica che ritroveremo anche in un successivo duetto con Papageno protagonista ("Pa-pa-pa-pa-").
Nel tentativo di convincere i due uomini a fuggire con loro, le Tre Dame accusano i sacerdoti di Sarastro di nutrire "falsi sentimenti, e che "si dice che chi giura per la loro confraternita venga precipitato all’inferno". Tamino replica: "Chiacchiere, riportate da donne e ideate da ipocriti". Secondo Osborne, si tratta di "allusioni contemporanee": la scena "permette a Schikaneder e a Mozart di protestare pubblicamente contro le accuse che venivano allora lanciate contro la massoneria", accuse alle quali la gente comune come Papageno poteva facilmente credere. Nel testo dell'intero brano è inoltre ormai evidente lo scontro aperto fra il mondo maschile e quello femminile: in quanto parte di quest'ultimo, anche la Regina della Notte è ormai spogliata, agli occhi di Tamino, di ogni autorevolezza ("Ella è una donna, ragiona da donna!").
Come capita spesso con il linguaggio dell'opera (si pensi al "Barbiere di Siviglia" di Rossini, con i suoi "Piano pianissimo / senza parlar" o "Zitti zitti, piano piano"), i personaggi che esprimono la necessità di restare in silenzio lo fanno paradossalmente cantando ad alto volume e ripetendo più volte questo concetto. Qui addirittura il brano si conclude con i personaggi che intonano all'unisono l'ennesima "massima morale":
L'irruzione dei sacerdoti fa sprofondare le Tre Dame nella botola da cui erano provenute. Tamino e Papageno (quest'ultimo ancora terrorizzato, dopo essersi gettato a terra impaurito) vengono dunque nuovamente incappucciati e fatti proseguire nel loro percorso di iniziazione, in attesa di incontrare Pamina e Papagena.
Von festem Geiste ist ein Mann,
Er denket, was er sprechen kann! Di animo forte è quell’uomo
che pensa prima di parlare!
Clicca qui per il testo del recitativo che precede ("He, Lichter her! Lichter her!").
PAPAGENO He, Lichter her! Lichter her! - Das ist doch wunderlich, so oft einen die Herrn verlassen, sieht man mit offenen Augen nichts. TAMINO Ertrag es mit Geduld, und denke, es ist der Götter Wille. | PAPAGENO Ehi, luce qui! Fate luce! - È proprio strano, ogni qualvolta quei signori ci abbandonano, non si vede più nulla con gli occhi spalancati. TAMINO Sopporta con pazienza, e pensa che è il volere degli dèi. |
Clicca qui per il testo del brano ("Wie? Wie? Wie?").
DIE DREI DAMEN (aus der Versenkung) Wie? wie? wie? Ihr an diesem Schreckensort? Nie! nie! nie! Kommt ihr wieder glücklich fort! Tamino, dir ist Tod geschworen! Du, Papageno, bist verloren! PAPAGENO Nein, nein, nein, das wär’ zu viel! TAMINO Papageno, schweige still! Willst du dein Gelübde brechen, Nichts mit Weibern hier zu sprechen? PAPAGENO Du hörst ja, wir sind beide hin! TAMINO Stille, sag’ ich - schweige still! PAPAGENO Immer still und immer still! DIE DREI DAMEN Ganz nah ist euch die Königin, Sie drang im Tempel heimlich ein! - PAPAGENO Wie? was? Sie soll im Tempel sein? TAMINO Stille, sag’ ich - schweige still! - Wirst du immer so vermessen Deiner Eidespflicht vergessen? - DIE DREI DAMEN Tamino, hör’! Du bist verloren! Gedenke an die Königin! Man zischelt viel sich in die Ohren Von dieser Priester falschem Sinn! TAMINO (für sich) Ein Weiser prüft und achtet nicht, Was der gemeine Pöbel spricht. DIE DREI DAMEN Man sagt, wer ihrem Bunde schwört, Der fährt zur Höll’ mit Haut und Haar. PAPAGENO Das wär’ der Teufel! Unerhört! Sag an, Tamino, ist das wahr? TAMINO Geschwätz, von Weibern nachgesagt, Von Heuchlern aber ausgedacht. PAPAGENO Doch sagt es auch die Königin! TAMINO Sie ist ein Weib, hat Weibersinn! Sei still, mein Wort sei dir genug, Denk deiner Pflicht und handle klug. DIE DREI DAMEN (zu Tamino) Warum bist du mit uns so spröde? (Tamino deutet bescheiden, daß er nicht sprechen darf) Auch Papageno schweigt - so rede! - PAPAGENO (zu den Damen, heimlich) Ich möchte gerne - woll - TAMINO Still! PAPAGENO Ihr seht, daß ich nicht soll! TAMINO Still! TAMINO UND PAPAGENO Daß du/ich nicht kanns/kann das Plaudern lassen, Ist wahrlich eine Schand’ für dich/mich! DIE DREI DAMEN, TAMINO UND PAPAGENO Wir/Sie müssen sie/uns mit Scham verlassen: Es plaudert keiner sicherlich! Von festem Geiste ist ein Mann, Er denket, was er sprechen kann! (Die drei Damen wollen gehen; - die Eingeweihten von innen) PRIESTER Entweiht ist die heilige Schwelle! Hinab mit den Weibern zur Hölle! (Donner, Blitz und Schlag, zugleich zwei starke Donner) DIE DREI DAMEN O weh! o weh! o weh! (sie stürzen in die Versenkung) PAPAGENO (fällt zu Boden) O weh! o weh! o weh! (Dann fängt der dreimalige Akkord an) |
LE TRE DAME (dalla botola) Come? come? come? Voi in questo luogo di terrore? Mai! mai! mai! Ne uscirete felicemente! Tamino! la morte ti è assicurata! Tu, Papageno! sei perduto! PAPAGENO No, no, no, sarebbe troppo. TAMINO Papageno, taci, zitto! Vuoi infrangere il tuo voto, Di non parlare a donna alcuna? PAPAGENO Tu ben odi, noi siamo entrambi perduti! TAMINO Zitto, ti dico - taci, zitto! PAPAGENO Sempre zitto e sempre zitto! LE TRE DAME La Regina vi è ben vicina, È penetrata nascostamente nel Tempio! - PAPAGENO Come? Cosa? Lei sarebbe nel Tempio? TAMINO Zitto, io dico - taci, zitto! Sarai sempre così temerario Da trascurare il dovere del tuo giuramento? LE TRE DAME Tamino, ascolta! Tu sei perduto! Pensa alla Regina! Si sussurra molto in giro Dei falsi sentimenti di questi sacerdoti. TAMINO (tra sé) Un saggio non prende in considerazione Ciò che dice la plebe comune. LE TRE DAME Si dice che chi giura per la loro confraternita Venga precipitato all’inferno a capofitto. PAPAGENO Sarebbe il diavolo! Inaudito! Di’, Tamino, è vero? TAMINO Chiacchiere, riportate da donne E ideate da ipocriti. PAPAGENO Ma lo dice anche la Regina. TAMINO Ella è una donna, ragiona da donna! Sta’ zitto, la mia parola ti sia sufficiente. Pensa al tuo dovere e agisci da intelligente. LE TRE DAME (a Tamino) Perché sei così scontroso con noi? (Tamino fa cenno con semplici gesti che non può parlare) Anche Papageno tace - suvvia, parla! - PAPAGENO (alle dame, furtivamente) Mi piacerebbe - vorr - TAMINO Zitto! PAPAGENO Voi vedete che non posso! TAMINO Zitto! TAMINO E PAPAGENO Che tu/io non possa smetterla di chiacchierare, È veramente una vergogna per te/me. LE TRE DAME, TAMINO E PAPAGENO Con vergogna dobbiam/devono lasciarli/ci: Qui non si parla di sicuro! Di animo forte è quell’uomo Che sa quando può parlare! (Le tre dame fanno per andare; gli iniziati dall’interno) SACERDOTI Profanata è la soglia sacra! All’inferno le donne! (Tuono, lampo e boato; due forti tuoni contemporaneamente) LE TRE DAME Ahimè! ahimè! ahimè! (sprofondano nella botola) PAPAGENO (cade a terra) Ahimè! ahimè! ahimè! (Indi il triplice accordo) |
Clicca qui per il testo del recitativo che segue ("Heil dir, Jüngling!").
SPRECHER Heil dir, Jüngling! dein standhaft männliches Betragen hat gesiegt. - Wir wollen also mit reinem Herzen unsere Wanderschaft weiter fortsetzen. - (er gibt ihm den Sack um) So! Nun komm. (ab) ZWEITER PRIESTER Was seh’ ich! Freund, stehe auf! wie ist dir? PAPAGENO Ich lieg’ in einer Ohnmacht! ZWEITER PRIESTER Auf! Sammle dich, und sei ein Mann! PAPAGENO (steht auf) Aber sagt mir nur, meine lieben Herren, warum muß ich denn alle die Qualen und Schrecken empfinden? - Wenn mir ja die Götter eine Papagena bestimmten, warum denn mit so viel Gefahren sie erringen? ZWEITER PRIESTER Diese neugierige Frage mag deine Vernunft dir beantworten. Komm! meine Pflicht heischt dich weiterzuführen. (er gibt ihm den Sack um) PAPAGENO Bei so einer ewigen Wanderschaft möcht’ einem wohl die Liebe auf immer vergehen. (ab) | ORATORE Salute a te, giovane! la tua condotta ferma e virile ha vinto. - Vogliamo quindi con cuore puro proseguire oltre il nostro viaggio. - (gli mette il cappuccio) Ecco! Ora vieni. (escono) SECONDO SACERDOTE Cosa vedo! Amico, àlzati! come stai? PAPAGENO Giaccio svenuto. SECONDO SACERDOTE Su! Ricomponiti, e sii un uomo! PAPAGENO (si alza) Ma ditemi un po’, cari signori miei, perché io devo provare tutti questi tormenti e spaventi? - Se gli dèi mi hanno davvero destinato una Papagena, perché allora ottenerla attraverso tanti pericoli? SECONDO SACERDOTE A questa domanda curiosa può rispondere il tuo raziocinio. Vieni! il mio dovere richiede di portarti avanti. (gli mette il cappuccio) PAPAGENO Con un viaggio così eterno, a uno potrebbe anche passare per sempre la voglia dell’amore. (escono) |
Inga Kalna (Prima Dama), Karine Deshayes (Seconda Dama), Ekaterina Gubanova (Terza Dama), Christian Gerhaher (Papageno), Paul Groves (Tamino)
dir: Riccardo Muti (2006)
dir: Otto Klemperer (1964) | dir: Colin Davis (1984) |
dir: Michael Halász (1994) | dir: John Eliot Gardiner (1995) |
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