4 ottobre 2020

Il flauto magico (15) - "Bewahret euch vor Weibertücken"

Scritto da Christian

È notte, da lontano rimbombano tuoni, e comincia l'addestramento di Tamino e Papageno (che è costretto ad accompagnare il principe e a sottoporsi alle stesse prove, pur non essendo evidentemente interessato) per essere ammessi al tempio della saggezza. A seguire il loro percorso di iniziazione, come guide, ci sono due sacerdoti incaricati da Sarastro, che il libretto identifica rispettivamente come "l'Oratore" (la guida di Tamino) e il "Secondo Sacerdote" (quella di Papageno).

Può sembrare strano che Papageno sia stato scelto (anzi, confermato da Sarastro) come compagno di Tamino. I due sono molto diversi, l'uno più razionale e riflessivo e l'altro più legato alla natura e agli impulsi. In effetti anche i loro percorsi iniziatici, come vedremo, prenderanno strade diverse. Entrambi sono comunque uomini dotati di difetti e dunque "perfettibili": fra le idee dell'illuminismo, oltre alla libertà che si oppone all'oscurantismo sociale e politico, c'è proprio quella dell'evoluzione personale.

Dopo averli introdotti "in un ristretto atrio del tempio, dove si vedono resti di colonne e piramidi diroccate", e aver tolto loro il cappuccio, i due sacerdoti rivolgono loro alcune domande rituali. Tamino risponde con sicurezza e decisione, mentre Papageno cerca comicamente di tirarsi indietro. Dopo aver spiegato che non aspira alla saggezza e che si accontenterebbe di dormire, mangiare e bere, viene convinto a prendere parte alle prove con la promessa di un premio allettante anche per lui: una ragazza che Sarastro gli ha tenuto in serbo, affine a lui per colore, abito e persino per nome (Papagena, lo stesso nome che l'uccellatore aveva ipotizzato in un precedente dialogo: "quando penso che Papageno non ha ancora una Papagena..."). Per poterla incontrare, però, dovrà superare le stesse prove che attendono il principe, prima fra tutte quella del silenzio. Anche Tamino, infatti, potrà vedere Pamina ma non dovrà parlarle. E pur esitando di fronte alla prospettiva della morte che lo attende se dovesse fallire ("Rimango scapolo!"), alla fine Papageno accetta.

La prova del silenzio consiste nel restare in meditazione, con annessa la capacità di sottrarsi alle tentazioni delle donne. Il "primo dovere della confraternita", come recitano i sacerdoti nel breve duetto che segue, è infatti quello di saper resistere alle "insidie femminili". Il duettino “Bewahret euch vor Weibertücken” è un brano musicalmente semplice (scritto per tenore e basso, e talvolta trasposto per due piani o flauti) ma accattivante, che Charles Osborne definisce “atipicamente brioso, specialmente se si considera il suo messaggio di ammonimento contro le astuzie delle donne”.


Clicca qui per il testo del recitativo ("Eine schreckliche Nacht!").

(Tamino und Papageno werden vom Sprecher und dem andern Priester hereingeführt; sie lösen ihnen die Säcke ab; die Priester gehen dann ab.)

TAMINO
Eine schreckliche Nacht! - Papageno, bist du noch bei mir?

PAPAGENO
I, freilich!

TAMINO
Wo denkst du, daß wir uns nun befinden?

PAPAGENO
Wo? Ja wenn’s nicht finster wäre, wollt’ ich dir’s schon sagen - aber so -
(Donnerschlag)
O weh! -

TAMINO
Was ist’s?

PAPAGENO
Eiskalt läuft’s mir über den Rücken.
(Starker Donnerschlag)
O weh!

TAMINO
Pfui, Papageno! Sei ein Mann!

PAPAGENO
Ich wollt’, ich wär’ ein Mädchen!
(Ein sehr starker Donnerschlag)
O! O! O! Das ist mein letzter Augenblick.

(Der Sprecher und der andere Priester kommen mit Fackeln.)

SPRECHER
Ihr Fremdlinge, was sucht oder fordert ihr von uns? Was treibt euch an, in unsre Mauern zu dringen?

TAMINO
Freundschaft und Liebe.

SPRECHER
Bist du bereit, sie mit deinem Leben zu erkämpfen?

TAMINO
Ja!

SPRECHER
Du unterziehst jeder Prüfung dich?

TAMINO
Jeder!

ZWEITER PRIESTER
Willst auch du dir Weisheitsliebe erkämpfen?

PAPAGENO
Kämpfen ist meine Sache nicht. - Ich verlang’ auch im Grunde gar keine Weisheit. Ich bin so ein Naturmensch, der sich mit Schlaf, Speise und Trank begnügt; - und wenn es ja sein könnte, daß ich mir einmal ein schönes Weibchen fange -

ZWEITER PRIESTER
Die wirst du nie erhalten, wenn du dich nicht unsern Prüfungen unterziehst.

PAPAGENO
Worin besteht diese Prüfung? -

ZWEITER PRIESTER
Dich allen unsern Gesetzen zu unterwerfen, selbst den Tod nicht scheuen.

PAPAGENO
Ich bleibe ledig!

SPRECHER
Aber wenn du dir ein tugendhaftes, schönes Mädchen erwerben könntest?

PAPAGENO
Ich bleibe ledig!

ZWEITER PRIESTER
Wenn nun aber Sarastro dir ein Mädchen aufbewahrt hätte, das an Farbe und Kleidung dir ganz gleich wäre? -

PAPAGENO
Mir gleich! Ist sie jung?

ZWEITER PRIESTER
Jung und schön!

PAPAGENO
Und heißt?

ZWEITER PRIESTER
Papagena.

PAPAGENO
Wie? - Pa -?

ZWEITER PRIESTER
Papagena!

PAPAGENO
Papagena? - Die möcht’ ich aus bloßer Neugierde sehen.

ZWEITER PRIESTER
Sehen kannst du sie! -

PAPAGENO
Aber wenn ich sie gesehen habe, hernach muß ich sterben?
(Zweiter Priester macht eine zweideutige Pantomime)
Ja? - Ich bleibe ledig!

ZWEITER PRIESTER
Sehen kannst du sie, aber kein Wort mit ihr sprechen; wird dein Geist so viel Standhaftigkeit besitzen, deine Zunge in Schranken zu halten?

PAPAGENO
O ja!

ZWEITER PRIESTER
Deine Hand! Du sollst sie sehen.

SPRECHER
Auch dir, Prinz, legen die Götter ein heilsames Stillschweigen auf; ohne dieses seid ihr beide verloren. - Du wirst Pamina sehen - aber nie sie sprechen dürfen; dies ist der Anfang eurer Prüfungszeit. -

(Tamino e Papageno vengono introdotti dall’Oratore e dall’altro Sacerdote; questi slacciano loro il cappuccio, poi escono.)

TAMINO
Che notte terribile! - Papageno, sei ancora al mio fianco?

PAPAGENO
Oh, sicuro!

TAMINO
Dove pensi che ci troviamo ora?

PAPAGENO
Dove? Eh, se non fosse buio te l’avrei già detto - ma così -
(Tuono)
Ahimè!

TAMINO
Che c’è?

PAPAGENO
Un gelo mi corre lungo la schiena.
(Forte tuono)
Ahimè!

TAMINO
Bah, Papageno! Sii un uomo!

PAPAGENO
Vorrei essere una fanciulla!
(Un tuono molto forte)
Oh! Oh! Oh! Questo è il mio ultimo istante!

(Entrano l'Oratore e l’altro sacerdote con fiaccole.)

ORATORE
Voi, forestieri, cosa cercate o pretendete da noi? Cosa vi spinge a penetrare nelle nostre mura?

TAMINO
Amicizia e amore.

ORATORE
Sei tu pronto ad ottenere ciò combattendo con la tua vita?

TAMINO
Sì!

ORATORE
Ti sottoponi ad ogni prova?

TAMINO
Ad ognuna!

SECONDO SACERDOTE
Vuoi anche tu ottenere combattendo l’amore per la saggezza?

PAPAGENO
Combattere non è cosa per me. - E poi in fondo io non pretendo affatto alcuna saggezza. Io sono una persona semplice, che si accontenta di dormire, mangiare e bere; - e se fosse mai possibile una buona volta che mi pigliassi una bella ragazzina...

SECONDO SACERDOTE
Non la otterrai mai, se non ti sottoporrai alle nostre prove.

PAPAGENO
In che cosa consiste questa prova? -

SECONDO SACERDOTE
Sottometterti a tutte le nostre leggi, senza temere la morte stessa.

PAPAGENO
Io rimango scapolo!

ORATORE
Ma se tu potessi acquisire una fanciulla virtuosa e bella?

PAPAGENO
Io rimango scapolo!

SECONDO SACERDOTE
Ma insomma, se Sarastro avesse serbato per te una fanciulla che fosse proprio uguale a te in colore e abito? -

PAPAGENO
Uguale a me! È giovane?

SECONDO SACERDOTE
Giovane e bella!

PAPAGENO
E si chiama?

SECONDO SACERDOTE
Papagena.

PAPAGENO
Come?- Pa -?

SECONDO SACERDOTE
Papagena!

PAPAGENO
Papagena? - Mi piacerebbe vederla, per semplice curiosità.

SECONDO SACERDOTE
Vederla tu puoi! -

PAPAGENO
Ma quando l’avrò vista, dopo devo morire?

(Il secondo sacerdote fa un gesto ambiguo)

Sì? - Io rimango scapolo!

SECONDO SACERDOTE
Puoi vederla, ma non puoi dire parola con lei; avrà il tuo spirito tanta fermezza da tenerti a freno la lingua?

PAPAGENO
Oh sì!

SECONDO SACERDOTE
Qua la mano! Tu la vedrai.

ORATORE
Anche a te, Principe, gli dèi impongono un salutare silenzio; senza ciò siete entrambi perduti. Tu vedrai Pamina ma non potrai mai parlarle; questo è l’inizio del vostro periodo di prova. -

Clicca qui per il testo del brano ("Bewahret euch vor Weibertücken").

ZWEITER PRIESTER UND SPRECHER
Bewahret euch vor Weibertücken,
Dies ist des Bundes erste Pflicht;
Manch weiser Mann ließ sich berücken,
Er fehlte und versah sich’s nicht.
Verlassen sah er sich am Ende,
Vergolten seine Treu mit Hohn! -
Vergebens rang er seine Hände,
Tod und Verzweiflung war sein Lohn.

SECONDO SACERDOTE E ORATORE
Preservatevi dalle insidie delle donne:
Questo è il primo dovere della confraternita!
Qualche uomo saggio si lasciò incantare,
Sbagliò, e non si era preparato a ciò.
Si vide infine abbandonato,
La sua fedeltà ricambiata con scherno! -
Inutilmente si torse le mani,
Morte e disperazione furon sua ricompensa.






dir: Riccardo Muti (2006)


dir: Karl Böhm (1956)

dir: Yannick Nézet-Séguin (2017)


Come promesso in un post precedente, dobbiamo qui fare chiarezza sulla confusa questione dell'Oratore e dei Sacerdoti. Il libretto, nella forma oggi stabilizzata, oltre al generico coro di sacerdoti che accompagna spesso Sarastro, evidenzia quattro parti soliste: l'Oratore appunto ("Sprecher" in tedesco) e tre sacerdoti, chiamati rispettivamente Primo, Secondo e Terzo Sacerdote (Erster, Zweiter, Dritter Priester). Si tratta di tre ruoli cantati e un ruolo soltanto parlato, ma la distribuzione non è quella che sembrerebbe più naturale (ovvero il ruolo parlato all'Oratore e quelli cantati ai Tre Sacerdoti, similarmente alle Tre Dame o ai Tre Fanciulli). In effetti il Primo Sacerdote ha cantato nella lunga scena del primo atto in cui Tamino giungeva alle porte del tempio. In questo duetto, invece, cantano l'Oratore e il Secondo Sacerdote (che accompagneranno rispettivamente Tamino e Papageno in tutto il corso delle loro prove). Al Terzo Sacerdote sono state riservate soltanto poche battute (parlate) dopo la marcia che ha aperto il secondo atto. Le cose, già complicate, lo diventano di più se pensiamo che per lungo tempo, nella pratica degli allestimenti, veniva identificato come l'Oratore colui che accoglieva Tamino davanti al tempio nel primo atto (il musicologo Branscombe fa notare come sia la partitura autografa sia la prima edizione del libretto indicano genericamente il personaggio come “ein alter Priester”, “un vecchio Sacerdote”, mentre la parola “Sprecher” non viene mai usata da Mozart nella partitura).

È probabile che, nelle intenzioni originali, il Primo Sacerdote fosse quello che interloquisce con Tamino nel primo atto, mentre il Secondo e il Terzo fossero le due guide che seguono il percorso di iniziazione di Tamino e Papageno nel secondo atto, diventati poi rispettivamente l'Oratore e il Secondo Sacerdote nella pratica esecutiva. Da dove nasce questa confusione?
Non è certo quali parti fossero effettivamente cantate e quali parlate dagli attori designati come Sacerdoti. La locandina [della prima rappresentazione] recita:

Non ci sono testimonianze che Winter, che era il direttore di scena (“Inspizient”) del teatro, fosse un cantante: nel “Wiener Theater-Almanach für das Jahr 1794” (che copre la stagione successiva a quella della première, ovvero 1792-3) è identificato come interprete di “gesetze Rollen”, vale a dire personaggi minori o di mezza età. Questo suggerisce che gli fu affidato uno dei ruoli puramente parlati, probabilmente quello dell'Oratore nella prima scena dell'atto secondo. (…) Il fratello maggiore di Schikaneder, Urban (nato nel 1746), un basso, è chiamato “Primo Sacerdote” nella locandina; è probabile che cantò la parte del “vecchio sacerdote” nel primo atto. Il dialogo nella terza scena del secondo atto è affidato allo “Sprecher, und der andere Priester” (“Oratore, e l'altro Sacerdote”); ma dopo la didascalia introduttiva, il secondo è designato come “Zweyter Priester” (Secondo Sacerdote). La confusione è resa peggiore dall'autografo di Mozart, nel quale – in modo ragionevole, anche se fuorviante – nel duetto fra i due Sacerdoti il tenore è chiamato “Primo” e il basso “Secondo”. Per le ragioni già riportate, è improbabile che Winter abbia preso parte a questo duetto; Deutsch identifica “Hr. [Johann Michael] Kistler”, Secondo Sacerdote secondo la locandina, come un tenore, e dunque probabilmente il “Primo Sacerdote” di Mozart nel duetto; e “Hr. Moll”, Terzo Sacerdote sulla locandina, come un basso, e dunque probabilmente il “Secondo Sacerdote” di Mozart. (…) Moll non è nominato fra i cantanti nel “Catalogo” di Mozart, mentre Kistler sì: entrambi avevano lasciato la compagnia all'epoca in cui vennero compilate le liste del “Theater Almanach” del 1794, pertanto non abbiamo ulteriori informazioni da quella fonte. Bisogna presumere che questi due cantanti recitarono anche le parti dei Due Armigeri (non menzionati nella locandina) nel finale dell'atto secondo.
(Peter Branscombe)
Da notare che nel libretto originario era presente un'altra incongruenza (oggi di solito corretta): dopo due scene in cui l'Oratore fa da guida a Tamino, da un certo punto in poi, a metà del secondo atto, egli diventa di colpo la guida di Papageno, ruolo in precedenza affidato al “Secondo Sacerdote”.