16 ottobre 2020

Il flauto magico (18) - "Der Hölle Rache"

Scritto da Christian



Proprio mentre Monostatos si avvicina furtivo, Pamina viene risvegliata dall'improvviso arrivo della madre, la Regina della Notte, che si manifesta magicamente all'interno del regno di Sarastro (benché fuori dal tempio), esprimendo tutta la propria ira per l'affronto che le è stato fatto. Di fronte alla figlia confusa e spaventata, che le comunica che Tamino ha scelto di consacrarsi agli iniziati, Astrifiammante rivela (anche a noi spettatori) alcuni retroscena della vicenda: il padre di Pamina, prima di morire, ha consegnato volontariamente ai sacerdoti, che lui stimava, "il settemplice Cerchio del Sole", il simbolo di potere che lei stessa ambiva a possedere. La ragazza cerca di mediare fra le due parti, supplicando la madre di poter comunque "amare il giovane come iniziato". Ma la Regina non intende sentire ragioni, e le intima di uccidere di persona Sarastro con un pugnale affilato che le consegna. Se fallirà, sarà ripudiata per sempre ("So bist du meine Tochter nimmermehr!").


Diana Damrau (2003)

Ed eccoci qui. La seconda aria della Regina della Notte è senza alcun dubbio il brano più famoso di tutto il "Flauto magico", celebre per la sua estrema difficoltà: la voce del soprano richiede un'incredibile agilità nella parte di coloratura e un'estensione nel registro sovracuto non certo alla portata di tutte le interpreti. Mozart la compose appositamente per Josepha Hofer, sua cognata (era la sorella maggiore di sua moglie Constanze), che interpretò la parte in occasione del debutto dell'opera. Il furore e il desiderio di vendetta che prorompono dal testo e dalla musica sono espressione, prima ancora che del personaggio, in generale degli istinti e della natura, caratteristiche connotate al regno (femminile) della Regina della Notte, che si contrappone a quello più razionale e illuminato del tempio (maschile) della saggezza di Sarastro. Anche se oggi il brano sembra brillare di originalità e di vita propria, in realtà si rifà in parte ad alcuni stilemi dell'opera seria ben stabiliti all'epoca, gli stessi che connotano gli altri numeri cantati dalla Regina e dalla stessa Pamina. Certo, però, che il genio di Mozart lo riveste di un particolare fascino musicale.
Il male, in una forma ancora più terribile, viene espresso con la seconda aria della Regina della notte («Der Hölle Rache Kocht in meinem Herzen») una brillante "aria di vendetta" del genere della vecchia opera seria, in cui la minacciosa coloratura porta la cantante fino al fa nell'ottava alta e l'implacabile movimento in avanti della musica in re minore sembra accentuare l'ossessivo odio della Regina nei confronti di Sarastro; Il lancinante staccato è come una serie di crudeli pugnalate.
(Charles Osborne)
[Alla Regina della Notte] Mozart affida il registro acutissimo del soprano di coloratura, gorgheggiante come un usignolo meccanico in vocalizzi aguzzi come gelide ramificazioni di ghiaccio. La voce più alta della gamma vocale, di solito luminosa e scintillante, produce, qui, un senso di astrale freddezza nella misura in cui quel canto brilla, come una lama tagliente, nel firmamento notturno che lo incornicia. Lo stile [...] è quello dell'opera seria italiana: niente di nuovo, quindi, sul piano strettamente linguistico. Ma nuova è la facoltà di caricare il belcanto di tale intensità espressiva, dando alla Regina un aspetto che nessun altro personaggio potrebbe usurpare, tanto è specifico, personalizzato, preciso.
(Paolo Gallarati)
Curiosità: una registrazione di quest'aria (cantata da Edda Moser, con la direzione di Wolfgang Sawallisch) è stata inviata nello spazio, insieme ad altri esempi di musica terrestre, tramite la navicella Voyager 1, lanciata nel 1977. Speriamo che gli eventuali alieni la gradiscano! Quanto al "settemplice cerchio solare" (il termine "settemplice", ovvero composto da sette strati sovrapposti, ci ricorda naturalmente lo scudo di Aiace nell'"Iliade"), introdotto in questa occasione ma non più citato in seguito nel libretto, esso ha tutte le caratteristiche del "MacGuffin", espressione con cui il regista Alfred Hitchcock si riferiva a qualcosa di estrema importanza per i personaggi di una storia, ma in realtà pretestuoso e inessenziale per gli spettatori. Ma il numero sette è altamente simbolico (come abbiamo già raccontato), anche se la massoneria preferiva il tre.


Clicca qui per il testo del recitativo che precede il brano ("Zurücke!").

(Die Königin kommt unter Donner aus der mittleren Versenkung, und so, daß sie gerade vor Pamina zu stehen kommt.)

KÖNIGIN
Zurücke!

PAMINA
(erwacht)
Ich Götter!

MONOSTATOS
(prallt zurück)
O weh! -
(steht ganz still)

PAMINA
Mutter! Mutter! meine Mutter! -
(sie fällt ihr in die Arme)

KÖNIGIN
Verdank es der Gewalt, mit der man dich mir entriß, daß ich noch deine Mutter mich nenne. - Wo ist der Jüngling, den ich an dich sandte?

PAMINA
Ach Mutter, der ist der Welt und den Menschen auf ewig entzogen. - Er hat sich den Eingeweihten gewidmet.

KÖNIGIN
Den Eingeweihten? - Unglückliche Tochter, nun bist du auf ewig mir entrissen. -

PAMINA
Entrissen? - O fliehen wir, liebe Mutter! Unter deinem Schutz trotz’ ich jeder Gefahr.

KÖNIGIN
Schutz? Liebes Kind, deine Mutter kann dich nicht mehr schützen. - Mit deines Vaters Tod ging meine Macht zu Grabe.

PAMINA
Mein Vater -

KÖNIGIN
Übergab freiwillig den siebenfachen Sonnenkreis den Eingeweihten.

PAMINA
Liebe Mutter, dürft’ ich den Jüngling als Eingeweihten denn nicht auch ebenso zärtlich lieben, wie ich ihn jetzt liebe? - Mein Vater selbst war ja mit diesen weisen Männern verbunden; er sprach jederzeit mit Entzücken von ihnen, preiste ihre Güte - ihren Verstand - ihre Tugend. - Sarastro ist nicht weniger tugendhaft. -

KÖNIGIN
Was hör’ ich! - Du, meine Tochter, könntest die schändlichen Gründe dieser Barbaren verteidigen? - Siehst du hier diesen Stahl? - Er ist für Sarastro geschliffen. Du wirst ihn töten und den mächtigen Sonnenkreis mir überliefern.

PAMINA
Aber liebste Mutter! -

KÖNIGIN
Kein Wort!

(La Regina giunge fra tuoni dalla botola centrale, in modo da venirsi a trovare proprio davanti a Pamina.)

REGINA
Indietro!

PAMINA
(svegliatasi)
Oh dèi!

MONOSTATO
(rimbalza indietro)
Ahimè! -
(rimane completamente immobile)

PAMINA
Madre! madre! madre mia! -
(le cade fra le braccia)

REGINA
Lo si deve alla violenza con la quale ti hanno sottratta a me, se io ancora mi chiamo tua madre. - Dov’è il giovane che ti ho inviato?

PAMINA
Ah madre, è tolto per sempre al mondo e agli uomini. - Egli è consacrato agli iniziati.


REGINA
Agli iniziati? - Figlia infelice, così mi sei sottratta per sempre. -

PAMINA
Sottratta? - Oh fuggiamo, cara madre! Sotto la tua protezione resisto a qualsiasi pericolo.

REGINA
Protezione? Cara figliola, tua madre non può più proteggerti. - Con la morte di tuo padre il mio potere è svanito.

PAMINA
Mio padre -

REGINA
Consegnò volontariamente agli iniziati il settemplice Cerchio del Sole.

PAMINA
Cara madre, non potrei allora amare il giovane come iniziato, altrettanto affettuosamente quanto lo amo ora? - Mio padre stesso era invero legato a questi uomini saggi; parlava continuamente di loro con entusiasmo, lodava la loro bontà - la loro intelligenza - la loro virtù. - Sarastro non è meno virtuoso. -

REGINA
Cosa sento! - Tu, mia figlia, saresti capace di difendere i princìpi abbietti di questi barbari? - Vedi qui questo acciaro? - È stato affilato per Sarastro. Tu lo ucciderai e mi consegnerai il potente Cerchio del Sole.

PAMINA
Ma madre carissima! -

REGINA
Non una parola!

Clicca qui per il testo di "Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen".

KÖNIGIN
Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen,
Tod und Verzweiflung flammet um mich her!
Fühlt nicht durch dich Sarastro Todesschmerzen,
So bist du meine Tochter nimmermehr!
Verstoßen sei auf ewig, verlassen sei auf ewig,
Zertrümmert sei’n auf ewig alle Bande der Natur,
Wenn nicht durch dich Sarastro wird erblassen! -
Hört, Rachegötter, - hört! der Mutter Schwur! -

REGINA
La vendetta dell’inferno ribolle nel mio cuore,
Morte e disperazione m’infiamman tutt’intorno!
Se Sarastro non patisce le pene della morte,
Tu non sei più mia figlia!
Sii per sempre ripudiata, per sempre abbandonata,
Distrutti sian per te tutti i legami naturali,
Se Sarastro non impallidirà a causa tua! -
Udite, dèi della vendetta - udite! il giuramento di una Madre! -





Cristina Deutekom (1971)


Luciana Serra (1991)


Edda Moser


Lucia Popp (1964)

Roberta Peters (1964)


La popolarità dell'aria è tale che su YouTube si possono trovare centinaia di versioni... particolari: rivisitazioni rock, metal (anche in francese o in italiano), jazz o accompagnate dall'ukulele; cantata da bambini, ragazzi, uomini adulti, con voce di basso (!) o a due voci; arrangiamenti per piano, violoncello, chitarra classica, chitarra elettrica, flauti, ottoni o theremin; e naturalmente versioni strumentali ideali per il karaoke.

il brano è stato utilizzato frequentemente anche in pubblicità (esempi qui e qui) e, ovviamente, al cinema:


scena dal film "Amadeus" (1984) di Miloš Forman


scena dal film "Sweet sixteen" (2002) di Ken Loach


scena dal film "Mangia prega ama" (2010) di Ryan Murphy


confronto fra 40 soprani che cantano la coloratura

Nella compilation qui sopra, dopo una serie di ottimi soprano, a 6:42 appare Florence Foster Jenkins (seguita da altre sue imitatrici). Si tratta della "peggior cantante di tutti i tempi", come è stata definita da fonti autorevoli. La sua (edificante) storia è stata narrata recentemente anche in due film, "Florence" (2016) e "Marguerite" (2015), dai quali sono tratte le clip che seguono. Attenzione alle orecchie!


scena dal film "Florence" (2006) di Stephen Frears


scena dal film "Marguerite" (2005) di Xavier Giannoli