21 agosto 2020

Il flauto magico (5) - "Dies Bildnis ist bezaubernd schön"

Scritto da Christian

Non appena Papageno comincia a prendersi il merito di aver sconfitto il grande serpente, fanno ritorno le Tre Dame che lo puniscono per le sue bugie, chiudendogli la bocca con un lucchetto d'oro (dopo avergli propinato acqua e pietre, al posto di vino e pan di zucchero, in cambio degli uccelli che ha catturato). Spiegano poi a Tamino di essere le damigelle della Regina della Notte, di averlo salvato loro dal mostro, e di dovergli consegnare, da parte della loro sovrana, il ritratto della figlia di lei, Pamina. Di fronte alla bellezza del volto nel ritratto, il principe si perde nella sua contemplazione.

Si tratta dell'unica aria di Tamino in tutta l'opera, nonché uno dei pochi brani celebri per tenore scritti da Mozart, che com'è noto preferiva i baritoni o i bassi (ricordiamo giusto le due arie di Don Ottavio nel "Don Giovanni" e quella di Ferrando nel "Così fan tutte"). Come tale, è stata talvolta eseguita in concerti e recital anche da interpreti che di solito non frequentano il repertorio mozartiano.

Dolce, lenta e romantica, l'aria è capace di trasmettere una serenità d'animo che identifica dunque l'amore non con la passione fisica ma con "qualcosa di eterno e sublime, una sorta di comunanza spirituale". Musicalmente non sembra nemmeno appartenere allo stesso genere della precedente cavatina di Papageno: siamo dalle parti dell'opera seria italiana, più solenne e sofisticata. Da notare come la bella frase melodica iniziale non ricompaia più nel proseguio dell'aria, e dunque ha l'effetto di "esprimere quell'indimenticabile e irripetibile momento dell'amore a prima vista" (per usare le parole del musicista britannico Spike Hughes). Un amore unico e ideale, degno di una fiaba.

L'aria di Tamino, ardente espressione di amore, è un miracolo di forma e certamente non meno notevole nella sua combinazione di ardore romantico e di compostezza interiore, spirituale. Quello che Tamino esprime non è la prima passione fisica giovanile, anche se egli è un giovane, ma una profondità matura di sentimento, ciò che si potrebbe quasi chiamare la condizione "ideale" dell'amore, distinta da quella "reale". La frase di apertura dell'aria, basata su una semplice scala discendente è un esempio di quello straordinario multum in parvo che spesso incontriamo in Verdi. In effetti la sua somiglianza con l'inizio di «Caro nome» in Rigoletto in cui Gilda esprime un sentimento simile, è straordinaria. La musica dello «Zauberflöte» è scritta con una stupefacente varietà di stili, con elementi tratti alla vecchia opera seria, come anche dalla canzone popolare e dalla musica religiosa.
(Charles Osborne)
Nella Bildnisarie Tamino ammira il ritratto di Pamina e, folgorato dalla bellezza di quel volto, sente il suo cuore riempirsi di una strana agitazione, che brucia come una fiamma. «Devo chiamarla amore? ... Cosa farei? Tutto estasiato la stringerei a questo petto infuocato, e così sarebbe eternamente mia». La linea musicale fluisce libera, sfrangiandosi, quasi come un arioso, attraverso giochi elastici di tensione e distensione melodica. La stessa regolarità metrica del testo è lasciata cadere, il canto, dapprima sillabico, si abbandona progressivamente a dolci melismi, tutte le volte che Tamino, espresso un pensiero, s'attarda a considerarlo e quasi a ricamarci su. Ebbrezza contemplativa, auscultazione di sé, certezza, incertezza, romantica tensione, lieve demenza d'amore e appagamento nella vagheggiata felicità futura si susseguono, sino ad un'apoteosi di intima estasi, in un poetico caleidoscopio di stati d'animo. Ma, nonostante il realistico divenire dei suoi sentimenti, Tamino è diverso dai personaggi delle opere italiane; egli abita regioni di fìaba e l'orchestra ce lo conferma, nella sua stretta parentela con la linea del canto: non propone, infatti, materiale autonomo, ma raccoglie o anticipa la linea vocale in un gioco di echi e pre-echi che accompagnano, con commossa dolcezza, le fluttuazioni dell'animo. Quanto basta per conferire al personaggio una qualità psicologica, senza tradirne, però, il carattere fiabesco, sottratto alla tensione lacerante delle forze che attraversano la vita reale.
(Paolo Gallarati)
L'idea che un eroe si innamori a prima vista di una fanciulla guardandone solo il ritratto non è nuova nelle fiabe e in letteratura, ma quasi sicuramente Schikaneder si ispirò a una fiaba contenuta delle raccolte "Dschinnestan" pubblicate da Christoph Martin Wieland a Vienna fra il 1786 e il 1789, dunque poco prima della realizzazione del "Flauto magico". Una di queste storie, "Neangir und seine Brüder" ("Neangir e i suoi fratelli"), presenta una situazione simile e contiene frasi e parole identiche a quelle dell'aria di Tamino.


Clicca qui per il testo del recitativo che precede il brano ("Papageno!").

DIE DREI DAMEN
(drohen und rufen zugleich)
Papageno!

PAPAGENO
Aha! das geht mich an. - Sieh dich um, Freund!

TAMINO
Wer sind diese Damen?

PAPAGENO
Wer sie eigentlich sind, weiß ich selbst nicht. - Ich weiß nur so viel, daß sie mir täglich meine Vögel abnehmen und mir dafür Wein, Zuckerbrot und süße Feigen bringen. - Hier, meine Schönen, übergeb’ ich meine Vögel.

ERSTE DAME
(reicht ihm eine schöne Bouteille Wasser)
Dafür schickt dir unsre Fürstin heute zum ersten Mal statt Wein reines, helles Wasser.

ZWEITE DAME
Und mir befahl sie, daß ich, statt Zuckerbrot, diesen Stein dir überbringen soll. - Ich wünsche, daß er dir wohl bekommen möge.

PAPAGENO
Was? Steine soll ich fressen?

DRITTE DAME
Und statt der süßen Feigen hab’ ich die Ehre, dir dies goldene Schloß vor den Mund zu schlagen.
(Sie schlägt ihm das Schloß vor. - Papageno hat seinen Scherz durch Gebärden)

ERSTE DAME
Du willst vermutlich wissen, warum die Fürstin dich heute so wunderbar bestraft?
(Papageno bejaht es)

ZWEITE DAME
Damit du künftig nie mehr Fremde belügst.

DRITTE DAME
Und daß du nie dich der Heldentaten rühmst, die andre vollzogen. -

ERSTE DAME
Sag an! Hast du diese Schlange bekämpft?
(Papageno deutet nein)

ZWEITE DAME
Wer denn also?
(Papageno deutet, er wisse es nicht)

DRITTE DAME
Wir waren’s, Jüngling, die dich befreiten. - Zittre nicht! Dich erwartet Freude und Entzücken. - Hier, dies Gemälde schickt dir die große Fürstin; es ist das Bildnis ihrer Tochter - findest du, sagte sie, daß diese Züge dir nicht gleichgültig sind, dann ist Glück, Ehr’ und Ruhm dein Los. - Auf Wiedersehen!
(geht ab)

ZWEITE DAME
Adieu, Monsieur Papageno!
(geht ab)

ERSTE DAME
Fein nicht zu hastig getrunken!
(Sie geht lachend ab. - Papageno hat immer sein stummes Spiel gehabt; Tamino ist gleich beim Empfange des Bildnisses aufmerksam geworden; seine Liebe nimmt zu, ob er gleich für alle diese Reden taub schien.)

LE TRE DAME
(minacciano e gridano insieme)
Papageno!

PAPAGENO
Ecco! questo è per me. - Guardati intorno, amico!

TAMINO
Chi sono queste dame?

PAPAGENO
Chi siano veramente, non lo so neanch’io. - So solo che ogni giorno ritirano i miei uccelli e mi portano in cambio vino, pan di zucchero e fichi dolci. - Ecco qui, mie belle, vi consegno i miei uccelli.

PRIMA DAMA
(gli porge una bella bottiglia d’acqua)
In cambio la nostra Sovrana ti manda oggi per la prima volta, invece di vino schietto, acqua pura.

SECONDA DAMA
E a me ha ordinato, invece del pan di zucchero, di portarti questa pietra. Spero che ti possa essere gradita.

PAPAGENO
Cosa? Dovrei mangiare pietre?

TERZA DAMA
E al posto dei fichi dolci io ho l’onore di chiuderti la bocca con questo lucchetto d’oro.
(Gli mette un lucchetto. - Papageno si esprime a gesti)

PRIMA DAMA
Probabilmente vorrai sapere perché oggi la Regina ti abbia punito in modo così strano.
(Papageno annuisce)

SECONDA DAMA
È perché in futuro tu non menta più agli stranieri.

TERZA DAMA
E non ti vanti mai delle gesta eroiche compiute da altri.

PRIMA DAMA
Di’ un po’! Sei tu che hai combattuto contro questo serpente?
(Papageno fa cenno di no)

SECONDA DAMA
Chi dunque?
(Papageno fa cenno di non saperlo)

TERZA DAMA
Fummo noi, o giovane, a salvarti. - Non temere, ti attendono gioia e soddisfazioni. - Ecco, la grande Sovrana ti invia questo dipinto, è il ritratto di sua figlia se tu trovi, disse, che questi lineamenti non ti sono indifferenti, allora felicità, onore e gloria saranno il tuo destino. Arrivederci!
(parte)

SECONDA DAMA
Adieu, Monsieur Papageno!
(parte)

PRIMA DAMA
Attento a non bere troppo in fretta!
(Parte ridendo. - Papageno avrà sempre proseguito nella sua recita muta. Non appena ricevuto il ritratto, Tamino si è immerso in contemplazione; il suo amore aumenta, sebbene paresse sordo a tutti questi discorsi.)

Clicca qui per il testo di "Dies Bildnis ist bezaubernd schön".

TAMINO
Dies Bildnis ist bezaubernd schön,
Wie noch kein Auge je gesehn.
Ich fühl’ es, wie dies Götterbild
Mein Herz mit neuer Regung füllt.
Dies Etwas kann ich zwar nicht nennen,
Doch fühl’ ich’s hier wie Feuer brennen:
Soll die Empfindung Liebe sein?
Ja, ja die Liebe ist’s allein.
O wenn ich sie nur finden könnte!
O wenn sie doch schon vor mir stünde!
Ich würde - würde - warm und rein -
Was würde ich? - Ich würde sie voll Entzücken
An diesen heißen Busen drücken,
Und ewig wäre sie dann mein!

TAMINO
Questo ritratto è meravigliosamente bello,
Quanto ancora occhio alcuno ha visto mai.
Sento come tale immagine divina
Riempia il mio cuore d’un nuovo sentimento.
Questo qualcosa non so invero come chiamarlo,
Eppure lo sento qui bruciare come fuoco.
Potrebbe tale sensazione essere amore?
Sì, sì, non è che amore.
Oh, se solo la potessi trovare!
Oh, se ella fosse già dinanzi a me!
Io farei - farei - ardente e puro -
Cosa farei? - Tutto estasiato
La stringerei a questo petto infuocato,
E così sarebbe eternamente mia.






Fritz Wunderlich (due versioni, 1960 e 1964)


Paul Groves (1995)


Piotr Beczala (2001)


Francisco Araiza (1991)


Placido Domingo

Jonas Kaufmann



scene dal film "L'enigma di Kaspar Hauser" (1974) di Werner Herzog


Al termine dell'aria, fanno ritorno le Tre Dame, che si erano brevemente assentate (sembra quasi che, per pudore, abbiano voluto lasciare Tamino da solo con il ritratto). Divertente il modo con cui si erano congedate da Papageno, con la Seconda Dama che lo aveva dileggiato alla francese ("Adieu, Monsieur Papageno"). Completando l'una le frasi delle altre (come Qui, Quo e Qua, dove un personaggio inizia a parlare, il secondo prosegue e il terzo porta la frase a conclusione!), spiegano ora al principe che la loro sovrana, la Regina della Notte, avendo udito le sue parole d'amore nei confronti della ragazza raffigurata, ha deciso di chiedere proprio a lui di salvare sua figlia. Pamina, questo è il suo nome, è infatti stata "rapita da un potente demone maligno", con "il potere di mutarsi in ogni forma immaginabile", che la tiene prigioniera in un castello attentamente custodito. Molte di queste informazioni, se prese alla lettera, si riveleranno poi ingannevoli: vanno lette in realtà in chiave simbolica, ma ne parleremo poi.

Da notare che Tamino è stato scelto "sulla fiducia", e non perché in precedenza abbia dimostrato chissà quali qualità di fronte al grande serpente. "Se questo giovane, ha detto [la Regina], ha anche tanto coraggio e valore quanto è affettuoso, oh allora mia figlia è sicuramente salva", spiegano le Dame. D'altronde questo è il tipico ruolo dei principi nelle fiabe, quello di salvare le principesse. In ogni caso, un Tamino già pronto a scaldarsi e a partire ("Venite, fanciulle! guidatemi! - Pamina sia salvata! - Il malvagio cada per mia mano; lo giuro sul mio amore, sul mio cuore!") viene interrotto da un tuono che preannuncia l'arrivo della Regina della Notte in carne e ossa.

Clicca qui per il testo del recitativo che segue ("Schöner Jüngling!").

ERSTE DAME
Schöner Jüngling! - Die Fürstin -

ZWEITE DAME
Hat mir aufgetragen, dir zu sagen -

DRITTE DAME
Daß der Weg zu deinem künftigen Glücke nunmehr gebahnt sei.

ERSTE DAME
Sie hat jedes deiner Worte gehört, so du sprachst; - sie hat -

ZWEITE DAME
Jeden Zug in deinem Gesichte gelesen. Ja noch mehr, ihr mütterliches Herz -

DRITTE DAME
Hat beschlossen, dich ganz glücklich zu machen. - Hat dieser Jüngling, sprach sie, auch so viel Mut und Tapferkeit, als er zärtlich ist, o so ist meine Tochter ganz gewiß gerettet.

TAMINO
Gerettet? O ewige Dunkelheit! Was hör’ ich? - Das Original?

ERSTE DAME
Hat ein mächtiger, böser Dämon hat sie ihr entrissen.

DRITTE DAME
Er hat die Macht, sich in jede erdenkliche Gestalt zu wervandeln; auf solche Weise hat er auch Pamina -

ERSTE DAME
Dies ist der Name der königlichen Tochter, so Ihr anbetet.

TAMINO
O Pamina! du mir entrissen - du in der Gewalt eines üppigen Bösewichts! - Bist vielleicht in diesem Augenblicke schrecklicher Gedanke! O sagt, Mädchen! sagt, wo ist des Tyrannen Aufenthalt?

ZWEITE DAME
Sehr nahe an unsern Bergen lebt er in einem angenehmen und reizenden Tale. Seine Burg ist prachtvoll, und sorgsam bewacht.

TAMINO
Kommt, Mädchen! führt mich! - Pamina sei gerettet! - Der Bösewicht falle von meinem Arm;das schwör’ ich bei meiner Liebe, bei meinem Herzen!
(Sogleich wird ein heftig erchütternder Akkord mit Musik gehört)

TAMINO
Ihr Götter! was ist das?

DIE DREI DAMEN
Fasse dich!

ERSTE DAME
Es verkündet die Ankunft unserer Königin.
(Donner)

DIE DREI DAMEN
Sie kommt! -
(Donner)
Sie kommt! -
(Donner)
Sie kommt!

(Die Berge teilen sich auseinander,und das Theater verwandelt sich in ein prächtiges Gemach.)

PRIMA DAMA
Bel giovane! - La Regina -

SECONDA DAMA
Mi ha incaricato di dirti -

TERZA DAMA
Che la strada verso la tua felicità futura d’ora in poi è spianata.

PRIMA DAMA
Ella ha udito ogni parola che hai detto; ella ha -

SECONDA DAMA
Letto ogni sentimento sul tuo volto. - E ancor più il suo cuore materno -

TERZA DAMA
Ha deciso di farti pienamente felice. - Se questo giovane, ha detto, ha anche tanto coraggio e valore quanto è affettuoso, oh allora mia figlia è sicuramente salva.


TAMINO
Salva? Oh tenebre eterne! Cosa sento? La fanciulla del ritratto?

PRIMA DAMA
L’ha rapita un potente demone maligno.

TERZA DAMA
Oltre al cuore malvagio egli possiede anche il potere di mutarsi in ogni forma immaginabile; in tale maniera anche Pamina -

PRIMA DAMA
Questo è il nome della regale figlia, che adorate.

TAMINO
Oh Pamina! tu rapita a me - tu in potere di un malvagio lussurioso! - Tu forse in questo istante - ah, pensiero orribile!
Oh ditemi, fanciulle! ditemi: dov’è la dimora del tiranno?

SECONDA DAMA
Vive assai vicino ai nostri monti, in una valle incantevole e deliziosa. - Il suo castello è meraviglioso e attentamente custodito.

TAMINO
Venite, fanciulle! guidatemi! - Pamina sia salvata! - Il malvagio cada per mia mano; lo giuro sul mio amore, sul mio cuore!
(S’ode improvvisamente un violento,impressionante accordo di note)

TAMINO
Oh dèi! cos’è mai?

LE TRE DAME
Càlmati!

PRIMA DAMA
Esso annuncia l’arrivo della nostra Regina.
(Tuono)

LE TRE DAME
Ella giunge! -
(Tuono)
Ella giunge! -
(Tuono)
Ella giunge!

(I monti si squarciano e la scena si trasforma in una splendida sala.)