Non solo Ramiro è rimasto fulminato dalla bellezza di Cenerentola: “anche Dandini ne sembra innamorato”. Ma il corteggiamento del falso principe alla dama non ha successo: a differenza delle sorellastre arrampicatrici, Angelina gli confessa di essere innamorata del suo “scudiero”. Tanto basta a Ramiro per farsi avanti a sua volta e chiedere alla ragazza di sposarlo: Cenerentola però, consapevole del proprio stato (e cioè di essere una serva, nonostante i lussuosi abiti che indossa), non può accettare su due piedi, e spiega al giovane che dovrà prima conoscerla meglio, ed “esaminare la sua fortuna”. Ma come, senza svelare immediatamente la sua identità?
È questo un altro punto in cui la trama dell'opera di Rossini differisce in maniera sensibile dalla fiaba tradizionale: non c'è la celebre scarpetta di cristallo, né la fuga obbligata a mezzanotte, ma uno “smaniglio” (ovvero “un braccialetto prezioso in oro e gemme su una fascia di velluto nero”) che Angelina dona di sua iniziativa al pretendente, prima di eclissarsi dal palazzo. Per ritrovarla, afferma, gli basterà cercare la donna che ne indossa uno identico al braccio destro. “E allor... se non ti spiaccio... allor m'avrai”.
Quella di farsi cercare attraverso questo stratagemma è una scelta precisa della protagonista, dettata dalla sua grande sensibilità: credendo che Ramiro sia un semplice scudiero, vuole dare anche a lui la possibilità di decidere se accettarla come sposa o meno. Quando vedrà lo smaniglio al suo braccio e la riconoscerà, se rimarrà deluso, potrà far finta di nulla ed evitare spiegazioni imbarazzanti: “un gesto di estrema delicatezza”. Alcuni critici hanno fatto notare, comunque, come la trovata porti con sé alcuni problemi di incongruenza scenica: se tanto Angelina – nei panni della dama elegante e ingioiellata – e Cenerentola – vestita di stracci – indossano un identico smaniglio, “uno dei due dovrebbe stonare”!.
L'aria “Sì, ritrovarla io giuro”, che Ramiro canta – accompagnato dal coro – dopo aver ripreso il proprio ruolo di principe, rappresenta il momento di bravura per il tenore, che oltre a questo brano ha a disposizione in tutta l'opera solo un paio di duetti (con Cenerentola e con Dandini, nel primo atto) per mettersi in mostra in scena: un po' poco. Musicalmente il pezzo è diviso in tre parti: un incipit virtuosistico (dopo il quale partono talvolta i primi applausi degli spettatori, ignari che l'aria deve proseguire), un secondo “movimento” più lento ("Pegno adorato e caro"), e il finale vivace ("Noi voleremo, domanderemo") con il coro dei cortigiani che accompagna l'impeto del principe e la sua decisione di andare alla ricerca della misteriosa donna amata.
Clicca qui per il testo del recitativo che precede il brano.
RAMIRO
Ah! Questa bella incognita,
con quella somiglianza all'infelice
che mi colpì stamane,
mi va destando in petto
certa ignota premura...
Anche Dandini ne sembra innamorato.
Eccoli: udirli or qui potrò celato.
(si nasconde)
DANDINI
Ma non fuggir, per Bacco! quattro volte
mi hai fatto misurar la galleria.
CENERENTOLA
O mutate linguaggio, o vado via.
DANDINI
Ma che? Il parlar d'amore
è forse una stoccata?
CENERENTOLA
Ma se d'un altro io sono innamorata!
DANDINI
E me lo dici in faccia?
CENERENTOLA
Ah! mio signore,
deh! non andate in collera
col mio labbro sincero.
DANDINI
Ed ami?
CENERENTOLA
Scusi...
DANDINI
Ed ami?
CENERENTOLA
Il suo scudiero.
RAMIRO
(palesandosi)
Oh gioia! Anima mia!
ALIDORO
(Va a meraviglia!)
RAMIRO
Ma il grado e la ricchezza
non seduce il tuo core?
CENERENTOLA
Mio fasto è la virtù, ricchezza è amore.
RAMIRO
Dunque saresti mia?
CENERENTOLA
Piano, tu devi pria
ricercarmi, conoscermi, vedermi,
esaminar la mia fortuna.
RAMIRO
Io teco, cara, verrò volando.
CENERENTOLA
Fermati: non seguirmi. Io te 'l comando.
RAMIRO
E come dunque?
CENERENTOLA
(gli dà un smaniglio)
Tieni.
Cercami; e alla mia destra
il compagno vedrai.
E allor... se non ti spiaccio... allor m'avrai.
(parte)
(momento di silenzio)
RAMIRO
Dandini, che ne dici?
DANDINI
Eh! Dico che da principe
sono passato a far da testimonio.
RAMIRO
«E allor... se non ti spiaccio... allor m'avrai.»
Quali enigmi son questi?
(ad Alidoro)
Ah! Mio sapiente, venerato maestro.
Il cor m'ingombra misterioso amore.
Che far degg'io?
ALIDORO
Quel che consiglia il core.
RAMIRO
(a Dandini)
Principe più non sei:
di tante sciocche si vuoti il mio palazzo.
(chiamando i seguaci che entrano)
Olà, miei fidi,
sia pronto il nostro cocchio, e fra momenti...
così potessi aver l'ali dei venti.
Clicca qui per il testo del brano.
RAMIRO
Sì, ritrovarla io giuro.
Amore, amor mi muove:
se fosse in grembo a Giove,
io la ritroverò.
(contempla lo smaniglio)
Pegno adorato e caro
che mi lusinghi almeno.
Ah, come al labbro e al seno,
come ti stringerò!
CORO
Oh! Qual tumulto ha in seno
comprenderlo non so.
RAMIRO E CORO
Noi voleremo, domanderemo,
ricercheremo, ritroveremo.
Dolce speranza, freddo timore
dentro al mio/suo cuore stanno a pugnar.
Amore, amore, m'hai/l'hai da guidar.
Da notare, nelle clip qui sotto, le notevoli variazioni presenti nella versione di Matteuzzi.
Francisco Araiza
Juan Diego Flórez | Raul Gimenez |
William Matteuzzi | Luigi Alva |
2 commenti:
In quest'ariabci son ben 6 Do!
Bravo! Ho scoperto ora il tuo blog, ne volevo fare uno ma tu lo fai già così come l'avrei fatto io! E allora utilizzo i tuoi post come ulteriore supporto per preparare le lezioni di Guida all'ascolto di opere che tengo come volontaria in Università degli anziani e scuole. Florez qui divino permettimi di commentare...
Ho creato a mia volta un blog di educazione musicale per bambini ragazzi e genitori: www.piccoliviaggimusicali.blogspot.com potremmo scambiarci i visitatori? Prima guarda se ti piace ovviamente. E io devo imparare ancora molte cose su come utilizzare il blog. Leggerò anche tutta la tua analisi del Don Giovanni che ho studiato approfonditamente e ho presentato già a lezione al cinema (utilizzando il film di losey che piace sempre assai)
Ciao Erica! Grazie del commento e dei complimenti. Verrò sicuramente a seguire il tuo blog di "educazione musicale"... È bello e importante dare stimoli all'ascolto della buona musica, visto che viviamo in un mondo dove di stimoli ne arrivano fin troppi e da tutte le parti!
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