25 agosto 2017

Così fan tutte (31) - "Fate presto, o cari amici"

Scritto da Christian

Siamo dunque giunti al finale. Anche se la morale dell'opera è già stata espressa nella scena precedente, infatti, il meccanismo narrativo richiede ancora una risoluzione adeguata, con lo svelamento definitivo dell'inganno anche alle due ignare fanciulle. Dorabella e Fiordiligi, come ha già preannunciato Despina, sono infatti disposte a contrarre matrimonio con i nobili forestieri, ignorando che si tratta dei loro vecchi amanti travestiti. Per portare ancora avanti la farsa, è dunque necessario un altro travestimento: sarà ancora Despina, la cameriera, a presentarsi sotto le false vesti di notaio, dimostrando se non altro la sua incredibile versatilità (già nel finale del primo atto si era fatta passare per un medico!).

Prima del suo ingresso, che sancisce un ritorno esplicito agli stilemi dell'opera buffa, Mozart si prende però ancora un po' di tempo per ammantare musicalmente le doppie nozze (o meglio, i loro preparativi) di un'aura seria e quasi sacrale. La scena, che inizia con Don Alfonso e Despina che si compiacciono con i servi e i suonatori per i preparativi per il lauto banchetto nuziale ("Fate presto, o cari amici"), e prosegue con un coro che augura felicità alle due coppie ("Benedetti i doppi coniugi"), ha il suo culmine in un brindisi ("E nel tuo, nel mio bicchiero") che il compositore salisburghese trasforma in un sublime canone a quattro voci. Le parole del libretto sono altrettanto significative, visto che richiamano un desiderio di oblio: dimenticare il passato, dimenticare tutto, per perdersi nel nuovo amore, forse perché consapevoli di commettere (tutti quanti, non solo le due donne) un tradimento. Il solo Guglielmo, a parte, canta parole diverse dagli altri tre, cariche di livore e amarezza.

[...] il discorso non verte tanto sulla fedeltà e l'infedeltà femminili, ma sul principio dell'innamoramento e del suo contrario, lo spegnersi improvviso della passione. L'opera ha quindi a che fare col lutto e con la dimenticanza necessaria a sopravvivere. Turba che essa sia così improvvisa, ma in fondo turberebbe di più se fosse dilatata nel tempo, se avvenisse un po' per volta, come accade nella vita reale: la morte dell'altro si vive giorno per giorno, secondo per secondo. "Così fan tutte" è quindi un'opera sul lutto dell'amore e sul lutto in generale. È proprio insopportabile, dopo tanto dolore esibito (furie, smanie, minacce di suicidio), vedere che si è sostituiti: non importa il tempo che l'altro impiega. I due uomini, che mettono in scena l'abbandono e prefigurano una probabile morte in battaglia, possono vedere di persona quanto è naturale che succeda sempre, dopo: la straziante perdita del ricordo. C'è un momento preciso che suggella tutto questo, ed è il brindisi, durante la finta cerimonia di nozze del secondo atto: "E nel tuo, nel mio bicchiero / si sommerga ogni pensiero / e non resti più memoria / del passato ai nostri cor". Il brindisi rappresenta l'attimo preciso della fine di un lutto (la finta perdita dei promessi sposi) e della sostituzione dell'oggetto amato scomparso. Mozart lo intona con un effetto al rallentatore, fermando il tempo. Una frase cantabile e distesa viene intonata da Fiordiligi, alla quale si aggiungono Ferrando e Dorabella, a mo' di canone, che potrebbe continuare all'infinito. E Guglielmo commenta: "Ah, bevessero del tossico", consapevole della propria morte ormai consumata.
(Marco Emanuele)

Clicca qui per il testo di "Fate presto, o cari amici".

(Sala ricchissima illuminata. Orchestra in fondo; tavola per quattro persone con doppieri d'argento. Quattro servi riccamente vestiti.)

DESPINA
Fate presto, o cari amici,
Alle faci il foco date
E la mensa preparate
Con ricchezza e nobiltà.
Delle nostre padroncine
Gli imenei son già disposti
E voi gite ai vostri posti
Finchè i sposi vengon qua.

CORO DI SERVI E SUONATORI
Facciam presto, o cari amici
Alle faci il foco diamo
E la mensa prepariamo
Con ricchezza e nobiltà.

DON ALFONSO
Bravi, bravi! Ottimamente!
Che abbondanza! Che eleganza!
Una mancia conveniente
L'un e l'altro a voi darà.
(Mentre Don Alfonso canta, i suonatori accordono.)
Le due coppie omai s'avanzano;
Fate plauso al loro arrivo:
Lieto canto e suon giulivo
Empia il ciel d'ilarità.

DESPINA E DON ALFONSO
(piano, partendo per diverse porte)
La più bella commediola
Non s'è vista, o si vedrà!

Clicca qui per il testo di "Benedetti i doppi coniugi".

CORO
Benedetti i doppi coniugi
E le amabili sposine!
Splenda lor il ciel benefico,
Ed a guisa di galline
Sien di figli ognor prolifiche
Che le agguaglino in beltà.

FIORDILIGI, DORABELLA, FERRANDO E GUGLIELMO
Come par che qui prometta
Tutto gioia e tutto amore!
Della cara Despinetta
Certo il merito sarà.
Raddoppiate il lieto suono,
Replicate il dolce canto
E noi qui seggiamo intanto
In maggior giovialità.

(Il coro parte; restano quattro servitori per servire gli sposi che si mettono alla tavola.)

FERRANDO E GUGLIELMO
Tutto, tutto, o vita mia,
Al mio foco or ben risponde.

FIORDILIGI E DORABELLA
Pel mio sangue l'allegria
Cresce, cresce e si diffonde.

FERRANDO E GUGLIELMO
Sei pur bella!

FIORDILIGI E DORABELLA
Sei pur vago!

FERRANDO E GUGLIELMO
Che bei rai!

FIORDILIGI E DORABELLA
Che bella bocca!

FERRANDO E GUGLIELMO
Tocca e bevi!

FIORDILIGI E DORABELLA
Bevi e tocca!
(Toccando i bicchieri.)

FIORDILIGI, DORABELLA E FERRANDO
E nel tuo, nel mio bicchiero
Si sommerga ogni pensiero
E non resti più memoria
Del passato ai nostri cor.
(bevono)

GUGLIELMO
(da sè)
Ah, bevessero del tossico,
Queste volpi senza onor!




Adelina Scarabelli (Despina), Claudio Desderi (Don Alfonso), Josef Kundlak (Ferrando),
Alessandro Corbelli (Guglielmo), Daniela Dessì (Fiordiligi), Delores Ziegler (Dorabella)
dir: Riccardo Muti (1989)


Ainhoa Garmendia (Despina), Nicolas Rivenq (Don Alfonso), Topi Lehtipuu (Ferrando),
Luca Pisaroni (Guglielmo), Miah Persson (Fiordiligi), Anke Vondung (Dorabella)
dir: Iván Fischer (2006)


Olivera Miljaković (Despina), Walter Berry (Don Alfonso), Luigi Alva (Ferrando),
Hermann Prey (Guglielmo), Gundula Janowitz (Fiordiligi), Christa Ludwig (Dorabella)
dir: Karl Böhm (1970)


Daniela Bruera, Roman Trekel,
Werner Güra, Hanno Müller-Brachmann,
Dorothea Röschmann, Katharina Kammerloher
dir: Daniel Barenboim

"Benedetti i doppi coniugi"
Rainer Trost, Bo Skovhus,
Soile Isokoski, Helene Schneiderman
dir: John Eliot Gardiner