19 dicembre 2009

7. Terzetto: "Cosa sento! Tosto andate"

Scritto da Christian

Dopo una serie di numeri musicali che servivano a introdurre i personaggi, finalmente si entra nel vivo con un po' di azione! La situazione è la seguente: il paggio Cherubino, che si era recato da Susanna per pregarla di intercedere per lui presso la Contessa (il Conte vuole cacciarlo dal palazzo perché il giorno prima lo ha trovato da solo in camera di Barbarina, la figlia del giardiniere), sentendo avvicinarsi proprio il Conte e temendo che la situazione si riproponga tale e quale, si nasconde d'impulso dietro una poltrona. Il Conte d'Almaviva (baritono) fa dunque la sua prima apparizione in scena e cerca nuovamente di convincere Susanna a cedere alle sue voglie, offrendole anche una ricompensa in denaro (ricordiamo che Figaro, il promesso sposo di Susanna, è pesantemente indebitato con l'anziana Marcellina). A un certo punto, lo stesso Conte è costretto a nascondersi (dietro la medesima poltrona dov'era Cherubino, che – non visto – passa davanti e vi ci siede sopra, prontamente ricoperto da Susanna con un telo) perché qualcun altro sta giungendo nella stanza: si tratta del subdolo Don Basilio (tenore buffo), un personaggio già apparso nel "Barbiere di Siviglia". Allora era il maestro di musica di Rosina, stavolta lo è di Susanna; e da fedele servitore del Conte cerca di convincere la ragazza ad accettare le avances del padrone. Per lei, afferma, sarebbe meglio avere come amante un ricco signore piuttosto che un giovane paggio, Cherubino, che fra l'altro è innamorato anche della Contessa: la cosa – afferma – è sulla bocca di tutti. All'udire questo, il Conte esce dal suo nascondiglio ancor più furibondo con il paggio e ordina a Basilio di rintracciare il ragazzino e di cacciarlo immantinente. Qui comincia il terzetto.

Clicca qui per il testo del recitativo che precede il brano.

CHERUBINO
(vedendo il Conte da lontano, torna indietro impaurito e si nasconde dietro la sedia)
Ah, son perduto!

SUSANNA
(cerca di mascherar Cherubino)
Che timor! - Il Conte! - Misera me!

IL CONTE
(entra)
Susanna, tu mi sembri
agitata e confusa.

SUSANNA
Signor... Io chiedo scusa...
ma... se mai... qui sorpresa...
Per carità! Partite.

IL CONTE
(si mette a sedere sulla sedia, prende Susanna per la mano)
Un momento e ti lascio.
Odi...

SUSANNA
Non odo nulla.

IL CONTE
...due parole. Tu sai
che ambasciatore a Londra
il re mi dichiarò;
e di condur meco Figaro destinai.

SUSANNA
Signor, se osassi...

IL CONTE
Parla, parla, mia cara, e con quel dritto
ch'oggi prendi su me finché tu vivi,
chiedi, imponi, prescrivi.

SUSANNA
Lasciatemi signor;
dritti non prendo, non ne vo', non ne intendo...
Oh me infelice!

IL CONTE
Ah no, Susanna, io ti vo' far felice!
Tu ben sai quanto io t'amo:
a te Basilio tutto già disse.
Or senti, se per pochi momenti
meco in giardin sull'imbrunir del giorno...
Ah, per questo favore io pagherei...

BASILIO
(dietro la scena)
È uscito poco fa.

IL CONTE
Chi parla?

SUSANNA
Oh Dei!

IL CONTE
Esci, e alcun non entri.

SUSANNA
Ch'io vi lasci qui solo?

BASILIO
(dietro)
Da madama ei sarà, vado a cercarlo.

IL CONTE
(addita la sedia)
Qui dietro mi porrò.

SUSANNA
Non vi celate.

IL CONTE
Taci, e cerca ch'ei parta.

SUSANNA
Oimè! Che fate?

(Il Conte vuol nascondersi dietro il sedile: Susanna si frappone tra il paggio e lui: il Conte la spinge dolcemente. Ella rincula, intanto il paggio passa al davanti del sedile, si mette dentro in piedi, Susanna il ricopre colla vestaglia.)

BASILIO
(entra)
Susanna, il ciel vi salvi. Avreste a caso veduto il Conte?

SUSANNA
E cosa deve far meco il Conte?
Animo, uscite.

BASILIO
Aspettate, sentite,
Figaro di lui cerca.

SUSANNA
(Oh cielo!) Ei cerca
chi dopo voi più l'odia.

IL CONTE
(Veggiam come mi serve.)

BASILIO
Io non ho mai nella moral sentito
ch'uno ch'ami la moglie odi il marito.
Per dir che il Conte v'ama...

SUSANNA
Sortite, vil ministro
dell'altrui sfrenatezza:
Io non ho d'uopo della vostra morale,
del Conte, del suo amor...

BASILIO
Non c'è alcun male.
Ha ciascun i suoi gusti: io mi credea
che preferir dovreste per amante,
come fan tutte quante,
un signor liberal, prudente, e saggio,
a un giovinastro, a un paggio...

SUSANNA
A Cherubino!

BASILIO
A Cherubino! A Cherubin d'amore
ch'oggi sul far del giorno
passeggiava qui d'intorno,
per entrar...

SUSANNA
Uom maligno,
un'impostura è questa.

BASILIO
È un maligno con voi chi ha gli occhi in testa.
E quella canzonetta? Ditemi in confidenza;
io sono amico, ed altrui nulla dico;
È per voi?... Per madama?...

SUSANNA
(Chi diavol gliel'ha detto?)

BASILIO
A proposito, figlia, instruitelo meglio;
egli la guarda a tavola sì spesso,
e con tale immodestia,
che se il Conte s'accorge...
che su tal punto, sapete, egli è una bestia.

SUSANNA
Scellerato! E perché andate voi
tai menzogne spargendo?

BASILIO
Io? Che ingiustizia!
Quel che compro io vendo.
A quel che tutti dicono io non aggiungo un pelo.

IL CONTE
(sortendo)
Come, che dicon tutti?

BASILIO
Oh, bella!

SUSANNA
Oh, cielo!

Clicca qui per il testo del brano.

IL CONTE
(a Basilio)
Cosa sento! Tosto andate,
e scacciate il seduttor.

BASILIO
In mal punto son qui giunto,
perdonate, oh mio signor.

SUSANNA
(quasi svenuta)
Che ruina, me meschina,
son oppressa dal dolor.

BASILIO e IL CONTE
(sostenendola)
Ah già svien la poverina!
Come, oh Dio, le batte il cor!

BASILIO
(approssimandosi al sedile in atto di farla sedere)
Pian pianin, su questo seggio...

SUSANNA
Dove sono?
(rinviene)
Cosa veggio!
(staccandosi da tutti e due)
Che insolenza, andate fuor.

BASILIO
Siamo qui per aiutarvi,
è sicuro il vostro onor.

IL CONTE
Siamo qui per aiutarti,
non turbarti, oh mio tesor.

BASILIO
(al Conte)
Ah, del paggio quel che ho detto
era solo un mio sospetto.

SUSANNA
È un'insidia, una perfidia,
non credete all'impostor.

IL CONTE
Parta, parta il damerino!

SUSANNA e BASILIO
Poverino!

IL CONTE
Poverino!
Ma da me sorpreso ancor.

SUSANNA e BASILIO
Come? Che?

IL CONTE
Da tua cugina
l'uscio ier trovai rinchiuso;
picchio, m'apre Barbarina
paurosa fuor dell'uso.
Io dal muso insospettito,
guardo, cerco in ogni sito,
ed alzando pian pianino
il tappetto al tavolino
vedo il paggio...
(imita il gesto colla vestaglia e scopre il paggio)
Ah! cosa veggio!

SUSANNA
Ah! crude stelle!

BASILIO
Ah! meglio ancora!

IL CONTE
Onestissima signora!
Or capisco come va!

SUSANNA
Accader non può di peggio,
giusti Dei! Che mai sarà?

BASILIO
Così fan tutte le belle;
non c'è alcuna novità!

La scena in cui il Conte solleva il telo dalla poltrona e scopre casualmente Cherubino è una delle più celebri dell'opera, al punto da figurare spesso come illustrazione sulle locandine o sulle copertine dei dischi.

Da sottolineare alcuni passaggi interessanti, dove si può leggere qualcosa tra le righe. Per esempio quando il Conte rivela di essersi recato, il giorno prima, da Barbarina ("Da tua cugina / l'uscio ier trovai rinchiuso; / picchio, m'apre Barbarina / paurosa fuor dell'uso"): il sospetto che il fedifrago Conte si diverta anche con la figlia del giardiniere verrà rinforzato da una frase en passant della ragazzina nel terzo atto: "Eccellenza, Eccellenza, voi mi dite sì spesso, qual volta m'abbracciate e mi baciate..."!

Dalla frase di Basilio "Così fan tutte le belle", infine, Lorenzo Da Ponte trarrà il titolo della terza opera che scriverà per Mozart, "Così fan tutte" appunto.


Thomas Allen (Conte Almaviva), Kathleen Battle (Susanna), Artur Korn (Bartolo)


Rodney Gilfry, Alison Hagley
e Francis Egerton


Dietrich Fischer-Dieskau, Edith Mathis
ed Erwin Wohlfahrt


Gabriel Bacquier, Lucia Popp
e Michel Sénéchal

Nicolas Rivenq, Sophie Marin Degor
e Stuart Patterson