Uscita Susanna, Figaro rimane solo e libero di manifestare la propria ira verso il Conte, e soprattutto di progettare una strategia per contrastare le sue macchinazioni e i suoi tentativi di sedurre la sua promessa sposa anche tramite offerte di denaro (scopriremo più tardi, infatti, che Figaro ha un disperato bisogno di moneta, essendo pesantemente indebitato con l'anziana Marcellina).
In questa cavatina, il primo assolo dell'opera, ritroviamo finalmente il Figaro che avevamo già conosciuto nel "Barbiere di Siviglia", il factotum dall'ingegno fino e dalla mente prodigiosa, cinico e sempre pronto alla lotta e all'inganno. Se nella commedia precedente aveva messo le sue "invenzioni prelibate" al servizio del Conte d'Almaviva, favorendo la sua tresca con Rosina a scapito del malcapitato dottor Bartolo (tutti personaggi che ritroveremo fra poco, per quanto trasfigurati!), stavolta lotterà per sé stesso e proprio contro il Conte, che da alleato diventa suo nemico. E questa è la sua dichiarazione di guerra.
Nella commedia originale di Beaumarchais, i lunghi monologhi di Figaro erano i frammenti che più avevano fatto scandalo presso le corti europee dell'epoca, visto che prendevano in giro la nobiltà e arrivavano addirittura a metterne in dubbio il diritto all'autorità. Il librettista Da Ponte, naturalmente, li accorcia (per esigenze di tempo) e li edulcora (per motivi di censura), ma in quel "il chitarrino le suonerò" rimane una forte carica sarcastica ed eversiva.
Clicca qui per il testo del recitativo che precede il brano.
FIGARO
Bravo, signor padrone! Ora incomincio
a capir il mistero... e a veder schietto
tutto il vostro progetto: a Londra è vero?
Voi ministro, io corriero, e la Susanna ...
secreta ambasciatrice.
Non sarà, non sarà. Figaro il dice.Clicca qui per il testo del brano.
FIGARO
Se vuol ballare,
signor Contino,
il chitarrino
le suonerò.
Se vuol venire
nella mia scuola
la capriola
le insegnerò.
Saprò... ma piano!
Meglio ogni arcano
dissimulando
scoprir potrò!
L'arte schermendo,
l'arte adoprando,
di qua pungendo,
di là scherzando,
tutte le macchine
rovescerò.
Se vuol ballare,
signor Contino,
il chitarrino
le suonerò.
La menzione di Londra, nel recitativo, si riferisce al fatto che (come spiegherà più avanti il Conte stesso) il Re di Spagna lo ha recentemente nominato ambasciatore spagnolo in Inghilterra: e il Conte progetta di trasferirsi là conducendo con sé anche i suoi servitori più fidati, fra i quali naturalmente Figaro e Susanna.
Erwin Schrott
Ferruccio Furlanetto | Luca Pisaroni |
Ildebrando d'Arcangelo | Bryn Terfel |
Nel 1792, sei anni dopo la prima rappresentazione dell'opera di Mozart, Ludwig van Beethoven scrisse delle variazioni per piano e violino sul tema di quest'aria (WoO 40, pubblicate nel 1793 e dedicate a Eleonore Breuning). Qui sotto, eccole nella versione per pianoforte solo (interprete Cyprien Katsaris):
11 commenti:
Ciao,
bella spiegazione. Una domanda se permetti: esattamente il chitarrino a cosa si riferisce? Ho sentito una veloce disamina del pezzo che ne faceva descrizione di organo sessuale, ma non ho onestamente capito se è riferito al maschile, o femminile, così che eesercita atto di punizione fisica o piacere donato. Tu hai migliore conoscenza nel merito?
Ciao! Non conosco questa interpretazione e personalmente non attribuirei un significato sessuale a quel passaggio, mi sembra un po' una forzatura. Ho sempre interpretato il testo in maniera più diretta, come se Figaro volesse semplicemente dire "Se vuoi giocare, caro Conte, sarò io a dettare le regole: ti farò ballare al ritmo della mia musica". In più, certo, c'è la volontà di sminuire il rivale, usando diminuitivi o vezzeggiativi ("Contino", "chitarrino") e buttandola sul ridicolo ("la capriola").
L'ho sentita per radio mentre brevemente delineavano l'Opera. Ero in auto, non m’è risultata chiara a posteriori tutta la spiegazione, pur rimanendomi chiarissimo invece il succo perché un concetto del genere non lo dimentichi, ed ecco il perché della domanda.
Il programma era lontano dalla serietà delle trasmissioni ufficiali di classica, ma il critico sembrava più che competente e fuori di cattedraticità è andato spiegando che Mozart, che tutti conosciamo per esuberante burlone oltre che geniale rappresentante dell'universo musicale, e non avulso da consapevoli e dissacranti comportamenti in ambito sessuale appunto (è lì che ho perso il filo, tra il sentir parlare di chitarrino e l’accenno al di lui talvolta infilarsi sotto i tavoli per, diciamo, insolentire le belle signore), intendesse esattamente questa figurazione nel passaggio.
Subito dopo averti scritto m’è presa curiosità e ho cercato di indagare personalmente la questione, e poiché il soggetto è bellicoso, quello di un Figaro che vorrebbe suonarle al padrone o meglio al suo chitarrino, ho concluso questi non poter che essere l’appendice maschile del ricevente minaccia. Questo d’altronde sarebbe il meno, dopo aver egli traslato dal caustico testo di Beaumarchais – con cura scelto dopo averne rigettati oltre cento - tutta l’insofferenza popolana nei confronti di una aristocrazia sempre meno tollerata, a un decennio ricordiamolo dalla rivoluzione di là da venire. E, leggevo, l’iniziale carica reazionaria del testo, pur sfrondato da Mozart e Da Ponte d’ogni richiamo in odor di scomunica, risulta proprio in questo passaggio pure accentuata.
Maggiori dettagli appena avrò, e leggerò, il libro della Bramani “Mozart massone e rivoluzionario”, che si prospetta interessantissimo.
Comunque bella descrizione la tua, e bei video. Una curiosità: delle varie interpretazioni devo supporre la tua preferita essere quella di Terfel, o no?
Sicuramente Mozart, se voleva fare questo tipo di allusioni, aveva trovato in Da Ponte un perfetto "compare", ovvero un librettista disposto a stare al suo gioco, e dunque non è da escludere del tutto un'interpretazione del genere, anche se – ripeto – mi sembra un po' forzata. Comunque, se proprio il chitarrino si riferisce a un organo sessuale, sono d'accordo nel ritenerlo quello maschile.
(en passant, su Da Ponte è uscito l'anno scorso un film carino, "Io Don Giovanni".)
Bryn Terfel mi piace molto, ma in generale i video che ho messo mi sembrano tutti di buona qualità (ho cercato quelli su YouTube che fossero di maggior pregio sia per l'audio che per l'allestimento). Storicamente ero abituato ad ascoltare la versione di Hermann Prey, ma la sua pronuncia dell'italiano non è sempre perfetta.
Un saluto e grazie per i commenti!
Prego, piacere mio.
Mi permetto di intervenire nella vostra discussione con un apporto psicoanalitico. Certamente in questa cavatina le allusioni sessuali ci sono e tutta la situazione le permette. Generalmente gli strumenti a corda cavi ( Violino, violoncello, chitarra,mandolino...)simboleggiano il corpo femminile e quindi il suo organo sessuale o il sedere, ma sempre come parte erotica (vedi il celebre quadro di Ingres). In questo caso però il chitarrino può alludere ad una parte rotonda maschile :"prendere per il sedere", sodomizzare.
Figaro dice perciò al Conte: "se vuoi divertirti sessualmente con la mia donna, sarò io a importi il rispetto e a costringerti alla sottomissione, prendendoti in giro ".
Ho controllato su Wikipedia, e lì il "chitarrino" viene indicato come uno dei sinonimi per l'organo genitale femminile. C'è anche la variante "chitarrina", ovviamente più diffusa, usata dal Belli e citata anche da Cyrano nella commedia di Rostand. Ma naturalmente questo non esclude che Da Ponte, mentre scriveva il libretto, possa aver pensato al sedere maschile, com'è più probabile.
Dunque mi terrò la spiegazione qui a maggioranza convenuta, con una punta di dubbio come in ogni finale che si rispetti.
Il cerchio direi si chiude.
(Circa)
Terfel è decisamente bravo, ma Schrott è sicuramente il più simpatico in questa scena in cui si sfoga con gli stivali (che, oltretutto sono del Conte)!
Sì, una bella idea da parte del regista! ^^
bravo giovane!
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