15 gennaio 2010

13. Aria: "Venite, inginocchiatevi"

Scritto da Christian

Dopo che Cherubino ha cantato la sua canzone alla Contessa, Susanna procede a spogliare il paggio per fargli indossare abiti femminili, seguendo così il piano di Figaro (che prevede, ricordiamo, che il fanciullo si rechi al posto della stessa Susanna all’appuntamento serale con il Conte, per dar modo alla Contessa di coglierlo in flagrante). La situazione, nonostante la giovane età di Cherubino, è assai maliziosa: non a caso questo è uno dei passaggi delle "Nozze" in cui registi e scenografi si sbizzarriscono di più (in alcuni casi oltrepassando il limite del buon gusto: si veda la clip sottostante con Anna Netrebko). L'aria di Susanna che accompagna la svestizione/vestizione del paggio è leggera, dinamica e frizzante: anche in questo caso Mozart è riuscito a dare alla musica uno spessore e una dignità ben superiore alla frivola materia trattata.

Nonostante il brano sia cantato da un solo personaggio (Susanna), sul palcoscenico esso richiede la partecipazione – e, soprattutto, la recitazione – anche degli altri due: il recalcitrante Cherubino e la Contessa, dalla quale il fanciullo continua a farsi "distrarre". Se dunque sulla partitura è indicata come un pezzo per solista (fra l'altro, è il primo assolo di Susanna nell'opera), in realtà è come se si trattasse di un vero e proprio terzetto!

Relativamente al tema del crossdressing, c'è un aspetto curioso da sottolineare: Cherubino, il ragazzo che viene qui travestito da donna, sul palcoscenico è in realtà interpretato da una donna vestita da uomo! Ci troviamo dunque di fronte a un doppio travestimento (donna → uomo → donna), un po' come nel film "Victor Victoria" di Blake Edwards, dove Julie Andrews fingeva di essere un uomo che si vestiva da donna. Nel momento in cui l'attrice che interpreta Cherubino ritorna a indossare abiti femminili, deve esser brava a mostrare questa ambigua e doppia identità, evitando di ritramutarsi semplicemente in una femmina.

Nel recitativo che precede l’aria viene fornita en passant un’informazione che poco più tardi acquisterà importanza: Cherubino ha già con sé la "patente" militare (sia la Contessa sia Susanna commentano infatti con sorpresa la rapidità con cui gli è stata consegnata), ma per la fretta le autorità preposte hanno dimenticato di apporvi il necessario sigillo di vidimazione.

Clicca qui per il testo del recitativo che precede il brano.

LA CONTESSA
Bravo! Che bella voce!
Io non sapea che cantaste sì bene.

SUSANNA
Oh, in verità
egli fa tutto ben quello ch'ei fa.
Presto a noi, bel soldato.
Figaro v'informò...

CHERUBINO
Tutto mi disse.

SUSANNA
(si misura con Cherubino)
Lasciatemi veder. Andrà benissimo!
Siam d'uguale statura... Giù quel manto.
(gli cava il manto)

LA CONTESSA
Che fai?

SUSANNA
Niente paura.

LA CONTESSA
E se qualcuno entrasse?

SUSANNA
Entri, che mal facciamo?
La porta chiuderò.
(chiude la porta)
Ma come poi acconciargli i capelli?

LA CONTESSA
Una mia cuffia prendi nel gabinetto.
Presto!
(Susanna va nel gabinetto a pigliar una cuffia. Cherubino si accosta alla Contessa, e gli lascia veder la patente che terrà in petto. La Contessa la prende, l'apre: e vede che manca il sigillo.)
Che carta è quella?

CHERUBINO
La patente.

LA CONTESSA
Che sollecita gente!

CHERUBINO
L'ebbi or da Basilio.

LA CONTESSA
(gliela rende)
Dalla fretta obliato hanno il sigillo.

SUSANNA
(rientra)
Il sigillo di che?

LA CONTESSA
Della patente.

SUSANNA
Cospetto! Che premura!
Ecco la cuffia.

LA CONTESSA
Spicciati: va bene!
Miserabili noi, se il Conte viene.

Clicca qui per il testo del brano.

SUSANNA
(prende Cherubino e se lo fa inginocchiare davanti, poco discosto dalla Contessa che siede)
Venite, inginocchiatevi;
Restate fermo lì.
(lo pettina da un lato, poi lo prende pel mento e lo volge a suo piacere)
Pian piano, or via, giratevi:
Bravo, va ben così.
(Cherubino, mentre Susanna lo sta acconciando, guarda la Contessa teneramente.)
La faccia ora volgetemi:
Olà, quegli occhi a me!
Drittissimo: guardatemi.
Madama qui non è.
Restate fermo, or via giratevi,
guardatemi, bravo!
Più alto quel colletto...
Quel ciglio un po' più basso...
Le mani sotto il petto...
Vedremo poscia il passo,
quando sarete in pie'.
(piano alla Contessa)
Mirate il bricconcello!
Mirate quanto è bello!
Che furba guardatura!
Che vezzo, che figura!
Se l'amano le femmine
han certo il lor perché.

Clicca qui per il testo del recitativo che segue il brano.

LA CONTESSA
Quante buffonerie!

SUSANNA
Ma se ne sono io medesma gelosa.
Ehi, serpentello,
volete tralasciar d'esser sì bello?

LA CONTESSA
Finiam le ragazzate. Or quelle maniche
oltre il gomito gli alza,
onde più agiatamente
l'abito gli si adatti.

SUSANNA
(eseguisce)
Ecco.

LA CONTESSA
Più indietro. Così.
(scoprendo un nastro, onde ha fasciato il braccio)
Che nastro è quello?

SUSANNA
È quel ch'esso involommi.

LA CONTESSA
E questo sangue?

CHERUBINO
Quel sangue... io non so come...
Poco pria sdrucciolando...
in un sasso la pelle io mi sgraffiai...
e la piaga col nastro io mi fasciai.

SUSANNA
Mostrate: non c'è mal.
Cospetto! Ha il braccio più candido del mio!
Qualche ragazza...

LA CONTESSA
E segui a far la pazza?
Va nel mio gabinetto, e prendi un poco
d'inglese taffetà ch'è sullo scrigno:
(Susanna parte in fretta)
In quanto al nastro... inver... per il colore
mi spiacea di privarmene.

SUSANNA
(entra e le dà il taffetà e le forbici)
Tenete. E da legargli il braccio?

LA CONTESSA
Un altro nastro
prendi insieme col mio vestito.
(Susanna parte per la porta ch'è in fondo e porta seco il mantello di Cherubino)

CHERUBINO
Ah, più presto m'avria quello guarito!

LA CONTESSA
Perché? Questo è migliore!

CHERUBINO
Allor che un nastro legò la chioma...
ovver toccò la pelle... d'oggetto...

LA CONTESSA
...forastiero,
è buon per le ferite! Non è vero?
Guardate qualità ch'io non sapea!

CHERUBINO
Madama scherza; ed io frattanto parto...

LA CONTESSA
Poverin! Che sventura!

CHERUBINO
Oh, me infelice!

LA CONTESSA
Or piange...

CHERUBINO
Oh ciel! Perché morir non lice!
Forse vicino all'ultimo momento...
questa bocca oseria...

LA CONTESSA
Siate saggio; cos'è questa follia?
(si sente picchiare alla porta)
Chi picchia alla mia porta?

IL CONTE
(fuori della porta)
Perché chiusa?

LA CONTESSA
Il mio sposo, oh Dei! Son morta!
Voi qui senza mantello!
In quello stato! Un ricevuto foglio...
La sua gran gelosia!

IL CONTE
Cosa indugiate?

LA CONTESSA
Son sola... ah sì, son sola...

IL CONTE
E a chi parlate?

LA CONTESSA
A voi... certo... a voi stesso...

CHERUBINO
Dopo quel ch'è successo, il suo furore...
non trovo altro consiglio!
(entra nel gabinetto e chiude)

LA CONTESSA
(leva la chiave del gabinetto)
Ah, mi difenda il cielo in tal periglio!
(corre ad aprire al Conte)





Diana Damrau


Isabel Rey


Barbara Bonney


Anna Netrebko

Ileana Cotrubas


(In alcune produzioni, l'aria "Venite, inginocchiatevi" è sostituita da un brano alternativo, "Un moto di gioia". Ma ne parleremo nel prossimo post.)

Nell'ultima clip è mostrato anche il recitativo che segue: mentre le due donne sono intente – con un certo entusiasmo, soprattutto da parte di Susanna – ad agghindare Cherubino, inaspettatamente il Conte bussa alla porta. Figaro aveva assicurato loro che il nobile era andato a caccia e che sarebbe rimasto lontano dal palazzo per qualche ora; ma proprio la lettera anonima che lui gli aveva fatto recapitare lo ha spinto a tornare di corsa per chiedere spiegazioni alla moglie. Quando il Conte bussa, Susanna era appena andata nella propria stanza a prendere un nuovo nastro; e dunque nella camera da letto si trovano solo la Contessa e il paggio, che naturalmente non ha alcuna intenzione di farsi scoprire nuovamente dal padrone in compagnia di una donna, soprattutto perché questa volta si tratta addirittura della sua consorte, e il Conte – nonostante la sua infedeltà – è ferocemente geloso della propria sposa. Il ragazzo si chiude dunque a chiave nel gabinetto, mentre la Contessa – anch'essa terrorizzata – si reca ad aprire la porta al marito.