3 giugno 2017

Così fan tutte (6) - "Sento, oh Dio, che questo piede"

Scritto da Christian

Ferrando e Guglielmo (già "in abito da viaggio") si fanno avanti per dare uno struggente addio alle loro amate. Ne nasce un quintetto in cui la musica di Mozart accompagna un testo che Da Ponte riempie di esagerazioni ("Il destin così defrauda / le speranze de' mortali. / Ah, chi mai, fra tanti mali, / chi mai può la vita amar?"): sembra che il distacco dagli amanti sia davvero una questione di morte per Dorabella e Fiordiligi, che supplicano i fidanzati di trapassarle con le loro spade prima di partire! Le loro frasi iperboliche ("Voglio pria cavarmi il core!") sono naturalmente accolte con soddisfazione dai due soldati, che sottovoce si rivolgono a Don Alfonso ("Cosa dici?", "Te n'avvedi?") per esibirle come segni del loro amore incondizionato. Il filosofo li apostrofa con una frase in latino: "Finem lauda" (che significa "Riservate alla fine le vostre lodi", ovvero "Ride bene chi ride ultimo"). In alcuni allestimenti (per esempio in quello al Piccolo Teatro di Milano con la regia di Giorgio Strehler), tale frase colta veniva sostituita con una equivalente ma più prosaica, in italiano o addirittura in napoletano: "Aspettate o' finale".

Quando non parla sottovoce agli amici, Don Alfonso sembra partecipare al dolore delle fanciulle, ma tra le righe è particolarmente sarcastico ("Lasciate lor tal sfogo. È troppo giusta / la cagion di quel pianto", dice nel recitativo che segue il quintetto; e prima, ancora: "Nei momenti più terribili / sua virtù l'eroe palesa"), prendendosi gioco della sproporzione delle loro reazioni.

Clicca qui per il testo di "Sento, oh Dio, che questo piede".

GUGLIELMO
Sento, oh Dio, che questo piede
È restio nel girle avante.

FERRANDO
Il mio labbro palpitante
Non può detto pronunziar.

DON ALFONSO
Nei momenti più terribili
Sua virtù l'eroe palesa.

FIORDILIGI E DORABELLA
Or che abbiam la nuova intesa,
A voi resta a fare il meno;
Fate core, a entrambe in seno
Immergeteci l'acciar.

FERRANDO E GUGLIELMO
Idol mio, la sorte incolpa
Se ti deggio abbandonar.

DORABELLA
(a Ferrando)
A, no, no, non partirai!

FIORDILIGI
(a Guglielmo)
No, crudel, non te n'andrai!

DORABELLA
Voglio pria cavarmi il core!

FIORDILIGI
Pria ti vo' morire ai piedi!

FERRANDO
(piano a Don Alfonso)
Cosa dici?

GUGLIELMO
(piano a Don Alfonso)
Te n'avvedi?

DON ALFONSO
(piano)
Saldo, amico;
Finem lauda!

TUTTI
Il destin così defrauda
Le speranze de' mortali.
Ah, chi mai, fra tanti mali,
Chi mai può la vita amar?

Clicca qui per il testo del recitativo che segue.

GUGLIELMO
Non piangere, idol mio!

FERRANDO
Non disperarti,
Adorata mia sposa!

DON ALFONSO
Lasciate lor tal sfogo. È troppo giusta
La cagion di quel pianto.

FIORDILIGI
Chi sa s'io più ti veggio!

DORABELLA
Chi sa se più ritorni!
(Si abbracciano teneramente)

FIORDILIGI
Lasciami questo ferro: ei mi dia morte
Se mai barbara sorte
In quel seno a me caro...

DORABELLA
Morrei di duol,
D'uopo non ho d'acciaro.

FERRANDO E GUGLIELMO
Non farmi, anima mia,
Quest'infausti presagi!
Proteggeran gli Dei
La pace del tuo cor ne' giorni miei.




Alessandro Corbelli (Guglielmo), Josef Kundlak (Ferrando), Claudio Desderi (Don Alfonso),
Daniela Dessì (Fiordiligi), Delores Ziegler (Dorabella)
dir: Riccardo Muti (1989)


Luca Pisaroni (Guglielmo), Topi Lehtipuu (Ferrando), Nicolas Rivenq (Don Alfonso),
Miah Persson (Fiordiligi), Anke Vondung (Dorabella)
dir: Iván Fischer (2006)


Ildebrando D'Arcangelo, Topi Lehtipuu, Alessandro Corbelli, Caroline Wenborne, Stephanie Houtzeel
dir: Jérémie Rhorer (2011)

Rodney Gilfry, Rainer Trost, Claudio Nicolai, Amanda Roocroft, Rosa Mannion
dir: John Eliot Gardiner (2002)


Il quintetto è seguito da un breve duetto ("Al fato dàn legge") con cui Guglielmo e Ferrando si rivolgono alle loro dame. Considerato evidentemente ridondante, visto che prolunga inutilmente la già interminabile scena degli addii (seguirà infatti un altro quintetto, "Di scrivermi ogni giorno"), tale duetto è spesso eliminato dall'opera in moltissimi allestimenti. Visto che non aggiunge granché alla situazione, anziché dedicargli un post a parte, lo inserisco qui.

Clicca qui per il testo di "Al fato dàn legge".

FERRANDO E GUGLIELMO
Al fato dàn legge
Quegli occhi vezzosi;
Amor li protegge,
Nè i loro riposi
Le barbare stelle
Ardiscon turbar.
Il ciglio sereno,
Mio bene, a me gira:
Felice al tuo seno
Io spero tornar.



Christoph Genz, Stephan Genz

interpreti sconosciuti