Fiordiligi e Dorabella sono in attesa dei fidanzati, ma al posto loro si presenta Don Alfonso ("Gl'infelici non hanno coraggio di vedervi", spiega), latore di cattive notizie. Il primo numero "a solo" dell'intera opera (un'opera in cui, come già detto, i pezzi d'insieme hanno complessivamente più peso e importanza di quelli solistici) è una brevissima aria con cui il vecchio filosofo comincia a imbastire la messinscena che ha ideato. Nel recitativo seguente, dopo averla tirata per le lunghe con toni tragici ("Morti non son, ma poco men che morti"), lasciando le ragazze per un po' sulle spine, spiega loro di cosa di tratta: Ferrando e Guglielmo sono stati richiamati al campo di battaglia da un ordine del re, e devono partire immediatamente.
L'aria, dicevamo, è brevissima, così come molto brevi sono tutti i brani solistici di Don Alfonso, personaggio che si esprime con poche parole e spesso con semplici aforismi (vedremo più tardi anche alcuni esempi di recitativo accompagnato). Anche per questo, quando – come in questo caso – sembra girare intorno a un argomento senza andare subito al punto, è evidente che stia solo recitando la sua parte nel raggiro ai danni delle ragazze. "Non son cattivo comico", dirà più tardi, compiacendosi della propria arte recitativa.
Se le due sorelle ferraresi in visita a Napoli avessero meditato un po' di più sulla realtà circostante, di certo avrebbero nutrito qualche sospetto sulla chiamata militare dei loro fidanzati. "Al marzial campo / ordin regio li chiama", annuncia Don Alfonso, ma di quale battaglia poteva mai trattarsi? Infatti sotto Ferdinando I e Maria Carolina d'Asburgo per quasi mezzo secolo il Regno delle Due Sicilie era riuscito ad estraniarsi da qualsiasi conflitto bellico; proprio in quel periodo, dal 1750 circa fino agli ultimi anni Novanta, il resto d'Italia subiva le ripercussioni del terribile scontro in atto fra la Francia post-rivoluzionaria e l'Impero asburgico. In realtà non vi poteva essere un modo più efficace per mostrare sin dall'inizio la natura credulona delle due fanciulle e dunque per rendere perfettamente verosimile la loro incapacità di scoprire il travestimento dei fidanzati.Clicca qui per il testo del recitativo che precede il brano.(Daniel Heartz)
FIORDILIGI
Eccoli!
DORABELLA
Non son essi: è Don Alfonso,
L'amico lor.
FIORDILIGI
Ben venga
Il signor Don Alfonso!
DON ALFONSO
Riverisco.
DORABELLA
Cos'è? Perchè qui solo? Voi piangete?
Parlate, per pietà: che cosa è nato?
L'amante...
FIORDILIGI
L'idol mio...
DON ALFONSO
Barbaro fato!
Clicca qui per il testo di "Vorrei dir, e cor non ho".
DON ALFONSOVorrei dir, e cor non ho:
Balbettando il labbro va.
Fuor la voce uscir non può,
Ma mi resta mezza qua.
Che farete? Che farò?
Oh, che gran fatalità!
Dar di peggio non si può.
Ho di voi, di lor pietà!
Clicca qui per il testo del recitativo che segue.
FIORDILIGI
Stelle! Per carità, signor Alfonso,
Non ci fate morir.
DON ALFONSO
Convien armarvi,
Figlie mie, di costanza.
DORABELLA
Oh Dei! Qual male
È addivenuto mai, qual caso rio?
Forse è morto il mio bene?
FIORDILIGI
È morto il mio?
DON ALFONSO
Morti non son, ma poco men che morti.
DORABELLA
Feriti?
DON ALFONSO
No.
FIORDILIGI
Ammalati?
DON ALFONSO
Neppur.
FIORDILIGI
Che cosa, dunque?
DON ALFONSO
Al marzial campo
Ordin regio li chiama.
FIORDILIGI E DORABELLA
Ohimè, che sento!
FIORDILIGI
E partiran?
DON ALFONSO
Sul fatto.
DORABELLA
E non v'è modo d'impedirlo?
DON ALFONSO
Non v'è.
FIORDILIGI
Nè un solo addio?
DON ALFONSO
Gl'infelici non hanno
Coraggio di vedervi;
Ma se voi lo bramate,
Son pronti.
DORABELLA
Dove son?
DON ALFONSO
Amici, entrate.
Claudio Desderi (Don Alfonso)
dir: Riccardo Muti (1989)
Ferruccio Furlanetto | Roman Trekel |
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