17 marzo 2010

25. Aria: "Il capro e la capretta"

Scritto da Christian

La scoperta che Susanna ha dato appuntamento al Conte in giardino manda su tutte le furie Figaro, ignaro del complotto che la sua fresca sposa sta ordendo ai danni del padrone insieme alla Contessa. Marcellina cerca inutilmente di calmare la sua rabbia e la sua gelosia, spiegandogli che Susanna avrà certo un motivo per comportarsi in questo modo. Mentre Figaro parte giurando vendetta, sua madre si mostra invece incline ad avvertire Susanna: le donne, afferma, dovrebbero mostrarsi solidarietà a vicenda per difendersi dalle ingiustizie che subiscono da parte degli uomini.

L'aria di Marcellina "Il capro e la capretta", un minuetto vivace e melodico con un'orchestrazione di soli archi e uno stile un po' datato che ben si addice al personaggio, viene purtroppo tagliata da molte rappresentazioni dell'opera e persino da alcune incisioni: la stessa sorte capita anche all'aria immediatamente successiva, "In quegl'anni", cantata da Basilio. I due brani, che Mozart e Da Ponte scrissero per concedere un po' di spazio sotto i riflettori anche ai cantanti che interpretavano ruoli minori, sono gradevoli ma in effetti non servono a far avanzare la storia (si tratta delle tipiche arie "moralistiche" dell'opera settecentesca) e soprattutto contribuiscono a creare – proprio nell'atto finale, quando gli spettatori potrebbero essere provati per la lunghezza dell'opera – un "collo di bottiglia" composto da quattro pezzi consecutivi (questi e le due arie seguenti, cantate da Figaro e da Susanna) che rallentano gli eventi e procrastinano eccessivamente il climax finale nel giardino.

È comunque un peccato che l'aria venga spesso eliminata, visto che a mio parere è molto gradevole. È inoltre assai impegnativa per un mezzosoprano, anche per la coloritura.

Clicca qui per il testo del recitativo che precede l'aria.

FIGARO
Madre!

MARCELLINA
Figlio!

FIGARO
Son morto!

MARCELLINA
Calmati, figlio mio.

FIGARO
Son morto, dico.

MARCELLINA
Flemma, flemma, e poi flemma! Il fatto è serio;
e pensarci convien, ma pensa un poco
che ancor non sai di chi si prenda gioco.

FIGARO
Ah, quella spilla, o madre, è quella stessa
che poc'anzi ei raccolse.

MARCELLINA
È ver, ma questo al più ti porge un dritto
di stare in guardia, e vivere in sospetto.
Ma non sai, se in effetto...

FIGARO
All'erta dunque: il loco del congresso
so dov'è stabilito...

MARCELLINA
Dove vai figlio mio?

FIGARO
A vendicar tutti i mariti: addio.
(parte)

MARCELLINA
Presto, avvertiam Susanna: io la credo innocente.
Quella faccia, quell'aria di modestia...
E caso ancora ch'ella non fosse...
Ah, quando il cor non ciurma personale interesse,
ogni donna è portata alla difesa del suo povero sesso,
da questi uomini ingrati a torto oppresso.

Clicca qui per il testo dell'aria.

MARCELLINA
Il capro e la capretta
son sempre in amistà,
l'agnello all'agnelletta
la guerra mai non fa.
Le più feroci belve
per selve e per campagne
lascian le lor compagne
in pace e libertà.
Sol noi povere femmine
che tanto amiam questi uomini,
trattate siam dai perfidi
ognor con crudeltà!



Sophie Pondjiclis


Marie McLaughlin


Charlotte Margiono


Tatiana Troyanos

Ann Murray