26 marzo 2010

27. Recitativo e Aria: "Aprite un po' quegl'occhi"

Scritto da Christian

Ormai convinto che la sua fresca sposa stia per tradirlo, Figaro si nasconde nei pressi del luogo del presunto incontro e nell'attesa si lancia in un veemente monologo contro l'intero genere femminile: tutte le donne, a suo dire, sono infatti colpevoli di ingannare continuamente gli uomini. L'aria, preceduta da un recitativo obbligato ("Tutto è disposto"), è vivacissima ed emotiva, piena di rabbia e di sconforto, con il personaggio che quasi esce dalla rappresentazione per rivolgersi con il suo sfogo direttamente agli spettatori in sala. Il tono è talmente esagerato (così come l'abuso di metafore nel testo di Da Ponte; le donne sono di volta in volta paragonate a streghe, sirene, rose spinose, ecc.) da essere enfatizzato ironicamente anche dall'orchestrazione, per esempio con le trombe nel finale. Nel complesso è un brano assai divertente, che visto l'argomento avrebbe anche potuto essere riciclato per il successivo "Così fan tutte"!

Clicca qui per il testo del recitativo che precede l'aria.

FIGARO
Tutto è disposto:
l'ora dovrebbe esser vicina.
Io sento gente. È dessa? Non è alcun.
Buia è la notte... ed io comincio omai
a fare il scimunito mestiero di marito.
Ingrata! Nel momento della mia cerimonia
ei godeva leggendo, e nel vederlo
io rideva di me, senza saperlo.
Oh Susanna, Susanna,
quanta pena mi costi.
Con quell'ingenua faccia...
Con quegli occhi innocenti...
Chi creduto l'avria?
Ah, che il fidarsi a donna è ognor follia.

Clicca qui per il testo dell'aria.

FIGARO
Aprite un po' quegl'occhi,
uomini incauti e sciocchi,
guardate queste femmine,
guardate cosa son!
Queste chiamate Dee
dagli ingannati sensi
a cui tributa incensi
la debole ragion,
son streghe che incantano
per farci penar,
sirene che cantano
per farci affogar,
civette che allettano
per trarci le piume,
comete che brillano
per toglierci il lume;
son rose spinose,
son volpi vezzose,
son orse benigne,
colombe maligne,
maestre d'inganni,
amiche d'affanni
che fingono, mentono,
amore non senton,
non senton pietà,
no, no, no, no!
Il resto nol dico,
già ognuno lo sa!



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