4 marzo 2010

22. Coro: "Ricevete, o padroncina"

Scritto da Christian

Un gruppo di contadinelle, guidate da Barbarina, si fa avanti per porgere dei mazzetti di fiori alla Contessa. In mezzo a esse, come ci era stato anticipato da un precedente recitativo, c'è anche Cherubino, che le ragazze hanno travestito da donna. Subito dopo il breve coro quasi pastorale, però, sopraggiungono Antonio e il Conte: e il giardiniere smaschera Cherubino davanti a tutti. Il Conte è furioso perché il paggio ha disubbidito ai suoi ordini di recarsi a Siviglia, ma è costretto a perdonarlo e ad ingoiare il rospo quando la giovane Barbarina lo mette in imbarazzo lasciandosi maliziosamente sfuggire che il nobiluomo ha spesso amoreggiato anche con lei! (Un indizio a tal proposito, a dire il vero, era già stato dato nel primo atto.) A questo punto nulla può più impedire il matrimonio fra Figaro e Susanna, che verrà celebrato nella scena successiva, il finale del terzo atto.

Clicca qui per il testo del brano.

CONTADINELLE
Ricevete, o padroncina,
queste rose e questi fior,
che abbiam colti stamattina
per mostrarvi il nostro amor.
Siamo tante contadine,
e siam tutte poverine,
ma quel poco che rechiamo
ve lo diamo di buon cor.

Clicca qui per il testo del recitativo che segue il brano.

BARBARINA
Queste sono, madama,
le ragazze del loco
che il poco ch'han vi vengono ad offrire,
e vi chiedon perdon del loro ardire.

LA CONTESSA
Oh brave, vi ringrazio.

SUSANNA
Come sono vezzose.

LA CONTESSA
E chi è, narratemi,
quell'amabil fanciulla
ch'ha l'aria sì modesta?

BARBARINA
Ell'è mia cugina, e per le nozze
è venuta ier sera.

LA CONTESSA
Onoriamo la bella forestiera.
Venite qui... datemi i vostri fiori.
(prende i fiori di Cherubino e lo bacia in fronte)
Come arrossì... Susanna, e non ti pare
che somigli ad alcuno?

SUSANNA
Al naturale.

(Entrano Antonio e il Conte.
Antonio ha il cappello di Cherubino:
entra in scena pian piano, gli cava la cuffia di donna
e gli mette in testa il cappello stesso.
)

ANTONIO
Ehi! Cospettaccio! È questi l'uffiziale.

LA CONTESSA
Oh stelle!

SUSANNA
(Malandrino!)

IL CONTE
Ebben, madama!

LA CONTESSA
Io sono, o signor mio,
irritata e sorpresa al par di voi.

IL CONTE
Ma stamane...

LA CONTESSA
Stamane...
Per l'odierna festa
volevam travestirlo al modo stesso,
che l'han vestito adesso.

IL CONTE
(a Cherubino)
E perché non partiste?

CHERUBINO
Signor!

IL CONTE
Saprò punire la sua disubbidienza.

BARBARINA
Eccellenza, Eccellenza,
voi mi dite sì spesso
qual volta m'abbracciate, e mi baciate:
Barbarina, se m'ami,
ti darò quel che brami...

IL CONTE
Io dissi questo?

BARBARINA
Voi.
Or datemi, padrone,
in sposo Cherubino,
e v'amerò, com'amo il mio gattino.

LA CONTESSA
(al Conte)
Ebbene: or tocca a voi.

ANTONIO
Brava figliuola,
hai buon maestro che ti fa scuola.

IL CONTE
(Non so qual uom, qual demone, qual Dio
rivolga tutto quanto a torto mio.)

FIGARO
(entrando)
Signor, se trattenete tutte queste ragazze,
addio feste, addio danza...

IL CONTE
E che, vorresti
ballar col pié stravolto?

FIGARO
(finge di drizzarsi la gamba e poi si prova a ballare)
Eh, non mi duol più molto.
Andiam, belle fanciulle.
(vuol partire, il Conte lo richiama)

LA CONTESSA
(a Susanna)
Come si caverà dall'imbarazzo?

SUSANNA
(alla Contessa)
Lasciate fare a lui.

IL CONTE
Per buona sorte
i vasi eran di creta.

FIGARO
Senza fallo.
Andiamo dunque, andiamo.

ANTONIO
E intanto a cavallo
di galoppo a Siviglia andava il paggio.

FIGARO
Di galoppo, o di passo... buon viaggio.
Venite, o belle giovani.

IL CONTE
E a te la sua patente
era in tasca rimasta...

FIGARO
Certamente,
che razza di domande!

ANTONIO
(a Susanna che fa dei cenni a Figaro)
Via, non gli far più motti, ei non t'intende.
(prende per mano Cherubino e lo presenta a Figaro)
Ed ecco chi pretende
che sia un bugiardo il mio signor nipote.

FIGARO
Cherubino?

ANTONIO
Or ci sei.

FIGARO
(al Conte)
Che diamin, canta?

IL CONTE
Non canta, no, ma dice
ch'egli saltò stamane sui garofani.

FIGARO
Ei lo dice! Sarà...
Se ho saltato io,
si può dare ch'anch'esso
abbia fatto lo stesso.

IL CONTE
Anch'esso?

FIGARO
Perché no?
Io non impugno mai quel che non so.



dir.: John Eliot Gardiner

dir.: Marc Ermler